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Per Domenichelli serve programmare a lungo termine
Per Domenichelli serve programmare a lungo termine
Per Domenichelli serve programmare a lungo termine
Redazione
5 anni fa
"Forse è arrivato il momento di cambiare, ci stà. Da 4 a 8 stranieri è una bella differenza”

La Lega hockey non ha preso decisioni drastiche tracciando le linee del prossimo campionato. Il direttore sportivo del HC Lugano, Hnat Domenichelli, appare soddisfatto durante la nostra telefonata ma ci tiene a comprendere il prima possibile alcuni punti strategici: “Sarebbe interessante sapere innanzitutto se la nuova strategia decisa oggi è uno sguardo verso il futuro. Di certo oggi la Lega ha tolto un peso alle società, ha smorzato la paura di eventuali fallimenti se le cose dovessero complicarsi la prossima stagione. Certo che a darci tranquillità sarà la data delle partite, sapere quando tutto potrà riprendere.”

Una settimana fa a Fuorigioco Hnat Domenichelli diceva che il mercato della prossima stagione sarà molto differente, l’eventuale abbassamento del salary cap in NHL porterebbe diversi giocatori di livello a scegliere l’Europa.

“Il mercato 2020/21 sarà probabilmente diverso da quello del 2021/22. Non c’è ancora chiarezza, non sappiamo che direzione prenderanno i campionati. Per quanto riguarda noi il 17 giugno ci sarà più chiarezza sul numero degli stranieri e ovviamente noi abbiamo bisogno di un anno di tempo per programmare. Poi bisogna capire per quanto tempo. Forse è arrivato il momento di cambiare, ci sta, però nel caso è necessario che la struttura resti così per un tot di anni, occorre programmare con certezza, non si può fare un anno con le regole cambiate e poi tornare al vecchio sistema. Se decidi devi fissare il numero di stranieri per diversi campionati, da 4 a 8 è una bella differenza.”

Le squadre di bassa classifica o chi a un certo punto del campionato vedrà compromessi i propri obiettivi potrebbe tagliare gli stranieri e far giocare i giovani, anche per risparmiare.“Noi a Lugano abbiamo sempre la voglia di essere competitivi. Però sicuramente se una squadra dovesse trovarsi ad affrontare una situazione diversa da quella preventivata i giovani potrebbero trovare più spazio. Ritengo però che le squadre daranno comunque più spazio ai giovani meritevoli, questa situazione ha cambiato le cose.”

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