Canottaggio
Parigi chiama, Aurelia-Maxima Janzen risponde: “Presente”
Americo Bottani
un mese fa
La 21enne atleta bernese in forza alla società malcantonese (SCCM) stacca il pass per i Giochi olimpici di Parigi uunitamente al 4 senza rossocrociato, giunto secondo alle spalle dell’Italia.

Ai Giochi olimpici di Parigi in programma dal 28 luglio al 4 agosto ci sarà anche un po’ di Ticino, grazie alla 21enne Aurelia-Maxima Janzen, da alcune stagioni in forza alla Scuola di canottaggio Caslano Malcantone (SCCM) che questa mattina nella finale con in palio gli ultimi tre posti disponibili per la rassegna a cinque cerchi ha saputo tener testa ad una qualificata concorrenza, classificandosi al secondo posto alle spalle della spagnola Virgnia Diaz Rivas con un crono di 7’49”95, staccata di 1”69.

Un vero e proprio exploit

La grande favorita, l’irlandese Sanita Puspure, campionessa mondiale negli anni 2018 e 2019, saldamente al comando sino al passaggio dei 1500 con un comodo vantaggio di oltre 3” sulle immediate inseguitrici, Diaz e Janzen nell’ordine, si è poi vista superare, oltre che dalle due citate atlete, dalla slovena Nina Konstanjsek e dalla ceca Alice Prokesova. Per la Janzen si tratta di un vero e proprio exploit, tenuto conto dell’ancor giovane età – compirà i 21 anni il prossimo 27 dicembre - e rappresenta il coronamento di un percorso sportivo a dir poco straordinario, iniziato già nella categoria U19, proseguito negli U23 con la conquista del titolo iridato e del secondo posto, lo scorso anno, ai mondiali élite di Belgrado, battuta dall’olandese Karolien Florin.

Obiettivo raggiunto anche per il 4 senza maschile

Promessa mantenuta. Dopo aver mancato l’obiettivo lo scorso anno ai mondali di Belgrado, per soli 2”36, il quattro senza rossocrociato di Kai Schätzle, Patrick Brunner, Tim Roth e Joël Schürch è riuscito nell’intento di staccare il tanto agognato pass per Parigi, grazie a due prove ineccepibili: quella d’esordio, coronata dal miglior crono delle due serie in programma, così come nella finale, contraddistinta da un acceso duello con la formazione italiana. Lo start è di quelli più infuocati che mai con i sei equipaggi che schizzano in avanti all’unisono con oltre quaranta colpi al minuto. A fare il ritmo sin dalle primissime palate è la barca azzurra con Svizzera, Sudafrica e Germania a ridosso. Nel prosieguo della gara Italia e Svizzera si staccano dal resto del gruppo e proseguono quasi appaiate sino al traguardo. Vince l’Italia, secondo posto per Kai Schätzle e compagni, staccati di 2”42.

Nulla da fare per i due “doppi”: pesi leggeri ed élite

Già si sapeva che il compito per il doppio “leggero” femminile di Eline Rol e Olivia Nacht sarebbe stato arduo, visto che già ieri aveva dovuto ricorrere al ripescaggio. E così è stato. A Parigi ci andranno Francia e Grecia, classificatesi nell’ordine. La Svizzera chiude al quinto rango preceduta anche da Australia e Italia. In campo élite, Jeannine Gmelin dovrà rinunciare al sogno di partecipare a quella che sarebbe stata per lei la sua terza olimpiade. Al primo rilevamento cronometrico, la zurighese, affiancata da Nina Wettstein, transitava ancora in seconda posizione, alle spalle della formazione della Cechia, quindi bene in corsa per un… posto al sole. Ai 1000 metri, le posizioni mutano per quanto attiene le inseguitrici. In seconda posizione troviamo la Gran Bretagna. La Svizzera comincia a dare segni di stanchezza tanto da venir superata anche da Germania e Sudafrica,

A Parigi la Svizzera sarà presente con 6 equipaggi

Saranno ben 6 gli armi che difenderanno la Svizzera ai Giochi olimpici di Parigi e più precisamente: due senza, quattro senza e quattro di coppia, doppio “leggero” in campo maschile, singolo e quattro di coppia fra le donne. Fatto questo che mai si era verificato in passato, il che conferma l’ottimo “stato di salute” del movimento remiero nazionale.

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