
È giunta l’ora della verità. A Shanghai, sul bacino di Qinpu – che prende il nome dal distretto in cui si svolgono le gare – dal 21 al 28 settembre andranno in scena i Campionati del mondo 2025 di canottaggio, riservati alle categorie élite, pesi leggeri e para rowing. L’appuntamento vedrà in gara 900 atleti provenienti da 56 nazioni, pronti a sfidarsi in 23 classi di imbarcazioni. La Svizzera sarà rappresentata da otto equipaggi: Claire Ghiringhelli di Locarno nel para rowing, Olivia Negrinotti (Canottieri Ceresio) nel singolo femminile, il doppio delle lucernesi Célia Dupré e Lisa Lötscher, il quattro di coppia composto da Olivia Roth, Nina Wettstein, Sofia Maekin e Olivia Nacht. Sul fronte maschile scenderanno in acqua Maurin Lange, il doppio di Rapahël Ahumada e Kai Schätzle, oltre al due senza di Patrick Brunner e Jonah Plock.
Focus sul singolo maschile
Tra le classi olimpiche spicca il singolo maschile, che registra il maggior numero di iscritti (36 nazioni). Attesissimo il ritorno del campione olimpico e mondiale in carica, il tedesco Oliver Zeidler, che ritroverà sul suo percorso rivali di spessore come Yauheni Zalaty (AIN) e l’olandese Simon Van Dorp, con cui ha condiviso il podio a Parigi. Da tenere d’occhio anche il britannico Logan Ullrich, vincitore quest’anno della Coppa del mondo di Lucerna. Nella barca corta femminile sono venti le atlete iscritte. L’assenza della campionessa olimpica e mondiale in carica, l’olandese Karolien Florijn, sposta i riflettori sulla britannica Lauren Henry, rivelazione della stagione e finora imbattuta. A difendere i colori rossocrociati ci sarà Olivia Negrinotti, che abbiamo incontrato alla vigilia della prova iridata.
Olivia come è andata la preparazione?
"Molto bene, anche se è stata dura. Mi sono divertita tanto. Ho svolto parte degli allenamenti al centro remiero di Sarnen e parte sul Rotsee, dove abbiamo lavorato soprattutto sulla velocità".
Hai da poco concluso il servizio militare sportivo. Che esperienza è stata?
"Si è chiuso a marzo. Poi sono entrata a far parte del team élite, un traguardo enorme per me. L’esperienza in grigioverde è stata molto positiva: ho imparato tantissimo, non solo sul piano sportivo. Ho conosciuto atleti di varie discipline, con cui ho condiviso storie ed esperienze. Avere l’appoggio dell’esercito è stato davvero importante e ne sono grata".
E per quanto riguarda gli studi?
"Se tutto va bene, a dicembre concluderò il Bachelor. Intanto sto facendo lo stage in uno studio di architettura a Sarnen, come richiesto dal Master. Non è facile conciliare tutto: tra allenamenti, studio e lavoro sembra un caos, ma sto cercando di mettere insieme i pezzi, passo dopo passo".
Preferisci il singolo o avresti optato per un’altra barca?
"Sono felicissima di gareggiare in singolo. Significa che l’allenatore ha riconosciuto le mie potenzialità. Potrò confrontarmi con le migliori del mondo. So che il mio livello è ancora distante, ma avere questa possibilità è già un traguardo enorme. Spero di portare a casa qualcosa in termini di esperienza e di crescita. Non vedo l’ora di scendere in acqua!".
Quali sono i tuoi obiettivi per Shanghai?
"Voglio dare il massimo, senza rimpianti. Migliorare la mia strategia di gara e fare quello scalino in più che mi permetta di crescere. È una sfida soprattutto con me stessa".