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"Non è colpa nostra ma vogliamo ripulire l'immagine"
"Non è colpa nostra ma vogliamo ripulire l'immagine"
"Non è colpa nostra ma vogliamo ripulire l'immagine"
Redazione
8 anni fa
Parla il capitano dei Lusitanos che spiega cos'è successo domenica contro il Gorduno

I Lusitanos non ci stanno.Non vogliono passare ancora una volta per i cattivi della situazione.È vero, si portano appresso un nome difficile, che negli anni è stato associato a qualche problema nel calcio regionale ed è anche vero che la partita contro il Gorduno di domenica (ininfluente) è finita in un modo che nessuno avrebbe mai pensato.Quattro espulsi nella squadra "portoghese" e uno in quella ticinese.

Marcelo Mestre, da quattro anni capitano dei Lusitanos, vuole però spiegare cos'è realmente accaduto e respinge le accuse di "vie di fatto" nei confronti dell'arbitro."Ci ha fatto male leggere i commenti al vostro articolo, stiamo facendo molti sforzi per cercare di migliorare la nostra immagine e purtroppo simili episodi non ci aiutano".

Cos'è realmente successo domenica?"I problemi che ci sono stati non sono colpa della squadra o della nostra società, ma soltanto dei tifosi, in questa occasione credo sia stato uno solo, che ha rovinato la nostra immagine e che ha creato tanto caos".

Da parte vostra invece?"Da parte nostra non c'è stato assolutamente nulla contro l'arbitro, anche se nella mia carriera non ho mai visto cose simili".

A cosa si riferisce?"Mi riferisco all'atteggiamento dell'arbitro, che ha fatto di tutto per rovinarci un giorno di festa. Noi avevamo iniziato la giornata con una grigliata e ci eravamo preparati per una giornata di puro divertimento, poi invece la partita è diventata nervosa per colpa sua. Anche se poi alla fine non è successo nulla".

In che senso l'arbitro vi avrebbe rovinato la festa?"Ha assunto un atteggiamento provocatorio, ci rideva in faccia, non correva. Si vedeva che non era preparato. Difficile non innervosirsi in certe situazioni. Come capitano ho chiesto spiegazioni che mi sono sempre state negate. Poi le quattro espulsioni mi sono sembrate esagerate. Ovvio che alla fine, soprattutto attorno al campo, l'atmosfera fosse un po' elettrica".

Lei ha giocato anche in altre squadre, soprattutto nell'Ascona in Seconda Interregionale: aveva mai vissuto arbitraggi così?"Onestamente no. Io credo che gli arbitri, e lo dico ormai per esperienza essendo capitano di questa squadra da quattro anni, arrivino ad arbitrarci con dei pregiudizi e questo ovviamente non facilita né il loro compito né il nostro".

L'arbitro domenica ha sospeso la partita attorno al 70' sul 7-3 per il Gorduno: come mai?"Dopo la nostra quarta espulsione ha fischiato tre volte e ha mandato tutti negli spogliatoi. Pensava che in sette non si potesse giocare. Forse non conosce il regolamento. Noi abbiamo cercato di fargli cambiare idea e il nostro direttore sportivo è entrato anche lui in campo per chiedere spiegazioni".

L'arbitro ha potuto lasciare il campo tranquillamente?"Da parte nostra non abbiamo fatto nulla, poi è vero che appena fuori è stato insultato e gli è stata lanciata addosso una birra. Ma si tratta di un tifoso che non è nemmeno nostro socio. Credo addirittura che fosse la prima volta che veniva al campo. Queste cose fanno male, al calcio ma prima di tutto a noi, che vogliamo rifarci un'immagine. Noi siamo i primi a condannare simili episodi".

E proprio per questo avete già un progetto, vero?"Sì, dalla prossima stagione, quei giocatori che in questi anni hanno creato problemi, non ci saranno più. Vogliamo solo gente che viene per giocare a calcio e per divertirsi, senza creare quei problemi che purtroppo abbiamo avuto in questi anni".Ben detto!

L.S.

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