
AIL e FC Lugano, una storia d’amore che dura da anni e che si appresta a vivere un nuovo avvincente capitolo. L’azienda che si occupa della distribuzione al dettaglio di acqua, gas, energia elettrica e calore darà il proprio nome al nuovo stadio della città di Lugano. Un accordo fondamentale per il club bianconero, una trattativa andata a buon fine in piedi ormai da mesi, come confidatoci da Martin Blaser, CEO della FC Lugano SA.
“È una storia che ha avuto inizio nel mese di gennaio 2022. Non mi sto sbagliando e ripeto: 2022. In quei giorni, poche settimane dopo l’approvazione popolare del progetto PSE, ci siamo incontrati con la persona di riferimento di AIL, alla quale abbiamo chiaramente ricordato la posizione di numero uno che l’azienda rivestiva fra i nostri partner. Non era scritto da nessuna parte e non avevamo nessun obbligo ma mi è subito parso corretto proporre ad AIL la possibilità di un giorno poter dare il loro nome al nuovo stadio. Per me era fondamentale evitare di, per esempio, chiamare il nuovo impianto TeleTicino Stadium e in seguito percepire la delusione del nostro partner più importante per non averlo coinvolto nell’operazione nuova arena. A settembre 2022 ho capito che per AIL l’opzione messa sul tavolo rappresentava qualcosa di intrigante. L’accordo, dopo i normali passaggi interni alle aziende, è stato accettato da entrambe le parti ad inizio 2023. Come potete leggere il lavoro è stato tanto e ha preso parecchio tempo. Ma voglio dirlo esplicitamente: un’operazione del genere non la si intavola e chiude in due settimane. Per noi questo rappresenta un progetto strategico per il futuro del club. Muoversi con largo anticipo dà grossi vantaggi: mettere il cartello con il nome degli sponsor a stadio costruito è un conto, coinvolgere il partner nella costruzione è invece tutt’altra cosa.
Ancora una volta AIL, e di conseguenza la città di Lugano, si dimostra ricettiva e generosa verso i club del proprio territorio.
Iniziamo con il dire che per Lugano e il Ticino AIL è il partner perfetto. Provo grande gioia per la firma su un contratto che durerà per 5 stagioni e prevede un’opzione per altre 5. Sul termine generoso sono cauto. Per noi ogni partner che si fida e ci versa 1.- è generoso. Se faccio il paragone con altre realtà, oggi posso dire che per FC Lugano e AIL l’accordo siglato rappresenta una soluzione win-win. Pensando a questo progetto prevedo, per usare lo stesso termine, uno sviluppo generoso per entrambe le realtà. Davanti a noi abbiamo comunque ancora passi importanti da fare: dovremo stabilire il nome dello stadio, ideare un marchio, creare un logo. Siamo carichi, sentiamo la responsabilità perché collaboriamo con una controparte super motivata. Lo ripeto: si tratta di un accordo strategico e importante per il Lugano e ne sono felicissimo ma chi ci legge deve rendersi comunque conto che non diventeremo milionari. Da una parte l’affitto da pagare alla città crescerà e dall’altra la gestione di questo nuovo impianto costerà molto di più.
In più ci sarà un altro sponsor principale da ricercare. AIL darà il nome allo stadio ma lascerà il suo storico spazio sulle maglie delle partite ufficiali…
È una sfida che non inizia domani ma oggi. Trovare un nuovo leading sponsor sarà un lavoro impegnativo. Sul territorio nazionale non ci saranno 100 aziende interessate. Servirà tempo, è un lavoro importante. AIL lascerà la nostra maglia il 30 giugno 2025 ma spero di essere in grado già fra un anno di poter presentare il sostituto.
Lo ha già rivelato in questa intervista: il nome del nuovo stadio ancora non c’è. I tifosi però hanno già iniziato a proporre soluzioni…
Questo sarà il prossimo passo. Abbiamo scelto un consulente che ci indirizzerà nello sviluppo del marchio. Al momento ogni opzione è aperta anche se non ne esistono 100. AIL Arena? AIL Stadium? Vedremo... Sarà una scelta che verrà fatta nei prossimi 7-8 mesi. Non vogliamo attendere di più perché giocare d’anticipo ci aiuterà nello sviluppo del brand.
