
La gara è stata combattutissima fin dalle prime palate: nel primo quarto la Lituania ha mantenuto un leggero vantaggio (0”11 sulla Svizzera, 0”23 sulla Romania, 0”65 sulla Germania). A metà percorso la situazione si è ribaltata, con Germania e Romania appaiate (0”20 di distacco reciproco) e la Svizzera terza a 0”48. Da quel momento le posizioni non sono più cambiate, ma l’equipaggio elvetico ha dovuto difendere con grinta la terza piazza, insidiata fino alla fine da una Lituania scatenata, quarta a soli 0”10 da Constantin Feuerstein e compagni. Una qualificazione sofferta, ma che lascia ben sperare in vista dell’atto conclusivo di domani alle 12:12. Nell’altra semifinale, l’Italia – campione europea in carica – ha chiuso al primo posto, davanti a Polonia e Slovenia, quest’ultima capace di superare l’Australia negli ultimi metri.
Rammarico per Sebastiano Wicki
Meno fortunata la prova del luganese Sebastiano Wicki, eliminato a un passo dalla finale A del singolo. Dopo una partenza promettente, favorita dalle acque tranquille, Wicki ha transitato ai 500 metri in terza posizione, alle spalle di Germania e Norvegia, con appena 0”65 di ritardo. A metà gara era ancora terzo, superato solo dal tedesco Mads Schmied e dal norvegese Raphael Arkadiusz Pintsch, mentre l’americano Michael Madigan risaliva alle sue spalle.
Il momento decisivo è arrivato al terzo intermedio: Madigan ha superato Wicki di poco più di un secondo, relegandolo al quarto posto. Un epilogo amaro, considerata l’ottima condotta di gara fino a quel momento. Come spesso accade a questi livelli, basta un attimo per cambiare radicalmente una situazione che sembrava sotto controllo. Dietro al rossocrociato hanno chiuso il ceco Tomas Kala, bronzo agli Europei di Kruszwica a maggio, e lo slovacco Viktor Jurga, vincitore della finale B nella stessa competizione.
Nella seconda semifinale del singolo maschile, a sorpresa, ha vinto l’uzbeko Jamalbek Turgunov, davanti all’austriaco Paul Schinnerl e all’ungherese Barnabas Botond Kup, autore di un finale straordinario che gli ha permesso di beffare negli ultimi metri il britannico Joseph Wellington.