Calcio
Maxi Lopez attacca, Caggiano risponde: "Gravemente inadempiente"
©Gabriele Putzu
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Redazione
5 ore fa
L'ex attaccante, nonché socio del Paradiso, Maxi Lopez, si sfoga sui social attaccando Antonio Caggiano. Il presidente del club non ci sta e risponde: "Lopez gravemente inadempiente" e lo accusa di non adempiere alle promesse fatte e di escluderli dalla gestione dei social media.

Il Presidente dell'FC Paradiso Antonio Caggiano risponde alle accuse mosse da Maxi Lopez. L'argentino, ricordiamo, ha investito in aprile nella società del Luganese acquistando il 40% del club. L'ex attaccante, nei giorni scorsi, si è espresso sui social puntando il dito contro Caggiano: "Lui è consapevole delle ragioni legate all'esclusioni del sottoscritto dalla gestione operativa del club", scrive Maxi Lopez che aggiunge: "ho così sospeso i finanziamenti". L'argentino ha poi rincarato la dose accusando Caggiano di non avergli permesso di accede ai conti del club non potendo così "partecipare alla pianificazione del budget e alle scelte strategiche della società". Antonio Caggiano non ha preso di buon grado le esternazioni dell'ex giocatore e attraverso un comunicato risponde che "preso atto delle recenti affermazioni — al limite della diffamazione — rilasciate pubblicamente dal signor Maxi López tramite social media e altri canali, ritengo doveroso, in qualità di Presidente e azionista di maggioranza di FC Paradiso, fare delle precisazioni". 

"La quota di partecipazione"

"L’importo versato dal signor López è stato destinato unicamente alla parziale copertura dei costi di acquisizione delle quote societarie", dice Caggiano nella nota. Acquistando il 40% della società, "egli ha assunto la qualità di socio e azionista, con tutte le obbligazioni che ne derivano, incluse quelle economiche. È implicito, e legalmente previsto, che tale partecipazione comporti la corresponsione dei costi gestionali in misura proporzionale. Ad oggi, FC Paradiso non ha ricevuto alcun contributo economico ulteriore dal signor López, risultando di fatto gravemente inadempiente". 

"Impegni non rispettati"

Caggiano sottolinea inoltre che con l'entrata in società di Maxi Lopez, l'attaccante argentino avrebbe dovuto assumersi tre compiti: "Il signor López si era impegnato a partecipare alla copertura dei costi mensili in proporzione alla propria quota (40%); a fornire sponsor e sponsorizzazioni, promessi e mai concretizzati e a mettere a disposizione personale operativo, che però non è stato fornito o, nei pochi casi proposti, risultava in palese violazione delle normative vigenti in materia di lavoro e quindi non utilizzabile", dichiara Caggiano.

"Gestione dei social media"

Un'altra accusa mossa dal dirigente del Paradiso è relativa all'utilizzo dei social: "La gestione dei profili ufficiali — Instagram in primis — è oggi totalmente in mano al gruppo facente capo a Maxi López, escludendo la società da ogni forma di partecipazione e trasparenza", continua Caggiano, "Ogni tentativo di collaborazione è stato sistematicamente bloccato: quando pubblichiamo contenuti, vengono cancellati; i codici di accesso ci vengono modificati di continuo, impedendoci di fatto qualunque possibilità di gestione condivisa. Tutto ciò rappresenta un danno comunicativo e d'immagine gravissimo, considerando il ruolo centrale che oggi i social media svolgono nella comunicazione sportiva".

Dialogo complicato

Le diatribe non accennano a placarsi e un dialogo tra Caggiano e Lopez sembra non possibile. Caggiano, infatti, non riesce a raggiungere telefonicamente l'argentino: "Il signor López continua a non rispondere né al sottoscritto né a nessun altro membro della società, rendendo impossibile anche il minimo confronto diretto. Una telefonata di 30 secondi basterebbe per iniziare a chiarire alcune questioni operative, ma non riceviamo alcun riscontro. A fronte di questa condotta, pongo pubblicamente una domanda al suo legale di fiducia: 'Per quale motivo il signor Maxi López ha interrotto ogni forma di comunicazione con il management e i soci di FC Paradiso, impedendo ogni tentativo di gestione condivisa e civile della società?'", conclude Antonio Caggiano.