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Maurizio Cattaneo: "Proseguiremo sulla strada intrapresa"
Maurizio Cattaneo: "Proseguiremo sulla strada intrapresa"
Maurizio Cattaneo: "Proseguiremo sulla strada intrapresa"
Redazione
7 anni fa
Il neo eletto presidente del FC Chiasso illustra le nuove strategie del club rossoblù

Maurizio Cattaneo, 54 anni, titolare di una Fiduciaria con sedi a Chiasso e Lugano, è da poco più di una settimana presidente dell'ultracentenario sodalizio calcistico rossoblù. Un club, il FC Chiasso, che come ci conferma lo stesso Cattaneo "amo e seguo da una vita".

"In effetti, ci conferma il neo numero 1 rossoblù, sono tifoso del Chiasso da quando sono bambino. In pratica sin dai primi anni dell'attuale Riva IV, allora denominato Stadio Comunale". "Innumerevoli - prosegue Cattaneo, "sono gli splendidi ricordi legati agli anni Settanta-Ottanta, quando il Chiasso attirava attorno a sè una grande massa di tifosi".

"Come non ricordare, ad esempio, la decisiva vittoria sul Lugano (1-0) in quel mercoledì di maggio (il 17 per la precisione), mitica serata nella quale opzionammo l'ascesa nell'allora Divisione Nazionale A, poi materializzatasi tre giorni dopo, sempre al Comunale, battendo il Nordstern di Basilea ancora con il punteggio di 1-0."

"In quelle due decisive partite, accorsero al Comunale 18'000 spettatori con il picco storico nel derby di 12'000 unità".

Ma dove sono finiti tutti questi tifosi?

"Purtroppo è un problema generale quella della mancanza di pubblico negli stadi del nostro Cantone. A parte Bellinzona, dove la passione del calcio non è mai scemata, neppure nell'anno di permanenza dei granata in Seconda Lega, a Chiasso la latitanza dei tifosi è un dato di fatto. La vicina concorrenza portata dal calcio italiano e la formula, poco attrattiva della Challenge League non aiutano di certo".

Allora cosa si può fare per porre rimedio a questa tendenza?

"Bisogna cercare di inculcare ai ragazzi delle nostre formazioni giovanili quell'amore per la maglia rossoblù e quel sentimento d'appartenenza che regnava ai miei tempi".

Lei ha parlato di formula del campionato. Cosa si potrebbe fare per aumentare l'attrattività del toneo cadetto?

"Personalmente, consiglierei ai dirigenti della SFL di aumentare almeno a 12 il numero di squadre per le prime due categorie nazionali e poi reintrodurrei lo spareggio tra la penultima di Super League e la seconda di Challenge League. Oppure si potrebebro introdurre i playoff e i playout come nel campionato italiano".

A causa della rinuncia del Wohlen ad iscriversi alla prossima stagione di Challenge League, il  girone di ritorno del torneo cadetto si è trasformato in una lunga sequenza di partite amichevoli (a parte per Neuchâtel Xamax e Servette in corsa per la promozione). A questo punto, a salvezza acquisita, avete comunque dovuto preparare il dossier da sottoporre alla Commissione delle Licenze della SFL.

"Esattamente, proprio ieri ci siamo riuniti per completare il dossier da inviare a Berna. Dal mio punto di vista e da quello dei miei stretti collaboratori, tutto sembra - garanzie comprese - in regola. Ritengo che dopo i problemi incontrati nelle ultime stagoni, quest'anno dovremmo veramente ottenere la licenza in prima istanza. Sarebbe un premio per il lavoro svolto seriamente da tutto il Comitato".

A proposito di organizzazione societaria, dopo il riconfermatissimo direttore generale (dg) Nicola Bignotti, nel nuovo comitato direttivo si è aggiunto il nome di Franco Della Torre al quale dovrebbe un altro legato al territorio del Mendrisiotto.

"Esattamente. Dopo Franco, vicinissimo ai colori rossoblù da una vita, se ne aggiungerà un terzo, anch'esso vicino al nostro club e alla nostra regione. Prossimamente, potremo svelarne le generalità. Da qualche mese, il club è pure gestito dalla Soccer Future SA, rappresentata dall'Avv. Nicola Gianoli e che rappresenta l'azionista di maggioranza visto che detiene il 70% del pacchetto azionario della FC Chiasso 2005 SA.

Concludendo, quale sarà la futura strategia del club?

"Proseguiremo sulla strada intrapresa nelle ultime due stagioni, cercando di valorizzare i giovani e proseguendo la collaborazione con il FC Lugano ma anche con dei club stranieri".

Roberto Quadri

 

 

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