Giorno di festa per il pallanuoto ticinese, i Lugano Sharks conquistano il loro 16esimo titolo della storia in trasferta contro l’ostico Horgen, dopo una combattuta gara-4 della finale, che ha visto Deni Fiorentini e compagni imporsi per 6 a 5.

Campionato, Coppa svizzera e Swiss Trophy: per il secondo anno consecutivo i Lugano Sharks hanno saputo vincere ogni trofeo disponibile per la Prima Squadra diretta da Gianfranco Salvati e Carmine Argentiero. Il cammino pressoché perfetto, sporcato da una sola sconfitta in gara-2 delle finali ha portato alla società luganese lo scudetto numero 16, che profuma di storia.

La lunga stagione si chiude nel modo migliore e permette di guardare al futuro con ottimismo: questo gruppo è solido, concentrato, determinato e unito al punto da diventare una seconda famiglia per ognuno dei componenti. Proprio quest’ultimo aspetto è l’arma in più inserita nell’arsenale dei Lugano Sharks, capaci di non perdere la calma né farsi avviluppare dai tentacoli della paura per l’unico scivolone capitato proprio nella fase più delicata dell’anno.

Nonostante un avversario in grado di trasformarsi in finale ed equilibrare i valori in campo, ad alzare il trofeo sono i ragazzi luganesi: Andrea Maksimovic, Nick Kristic, Marco Pecoraro, Federico “Chicco” Pagani, Boris Dokic, Séb Zanola, Giljan Alfano, Goran Fiorentini, Amedeo Cassina, Paolo Bortone, l’inossidabile Umberto Marino, Yassin Scala e Matteo Strepparava. Lugano può sorridere.

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