Hockey
L’avventura vallesana di Gianinazzi: “Voglio costruire qualcosa e far crescere il gruppo”
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Andrea Scolari
5 giorni fa
Luca Gianinazzi, neo allenatore del Visp, ci racconta i motivi che lo hanno spinto a intraprendere questa nuova avventura. “Porterò con me la mia esperienza, ma sono pronto a imparare”.

“Chiarezza nei valori e nella direzione in cui vogliono andare”. Sono due degli aspetti che hanno portato Luca Gianinazzi a diventare il nuovo allenatore del Visp ed accettare questa nuova sfida. Oltre a questo, ci racconta, ci sono le caratteristiche della squadra. “È un gruppo che scende sul ghiaccio dando il massimo, sacrificandosi per la maglia e per i compagni”. Un team “con cui voglio lavorare”, aggiunge l’allenatore ticinese.

“Lo sviluppo dei giocatori mi sta a cuore”

Annunciando l’arrivo del “Giana”, la società vallesana ha scritto che è un allenatore “che porta con sé esperienza, struttura tattica e un chiaro focus sullo sviluppo dei giocatori”. Sul primo aspetto, ci dice, “mi rivedo parzialmente, perché sono ancora giovane e non mi ritengo certamente un esperto, ma questo non mi preoccupa”. Per quanto riguarda le altre due caratteristiche, invece, il discorso è diverso. “A livello di gioco ho le mie idee, ma quanto fatto finora da Heinz Ehlers (l’ex allenatore ndr), va mantenuto e posso imparare molto da quanto svolto dal mio predecessore”. Sotto questo aspetto “sono contento di poter contare sull’assistente allenatore, che resterà con noi anche per la prossima stagione”. Mentre per quanto riguarda lo sviluppo dei giocatori, “si tratta di un aspetto che mi è sempre stato a cuore, perché se il gruppo che inizia ad allenarsi ad agosto continua a crescere durante la stagione, ad aprile la squadra sarà ancora più forte”.

“La durata del contratto è solo un numero su carta”

Con il Visp Gianinazzi ha firmato un accordo valido per una sola stagione. “La durata del contratto”, ci spiega, “non è troppo importante, perché nel mondo dello sport è solo un numero scritto su carta, ma se una società vuole cambiare guida tecnica lo fa. Io voglio andare in Vallese e costruire qualcosa, far crescere il gruppo e i singoli giocatori”. Se questo avviene, “il futuro arriverà da sé. Ho voluto un contratto simile e sono anche contento del cambiamento che avverrà a livello personale, con la mia famiglia che mi seguirà in questa nuova esperienza”. Inoltre, conclude, “non avrò la pressione vissuta a Lugano, dove sono cresciuto, ma avrò a che fare con una cultura diversa e con differenti dinamiche”.

“Devo osservare e imparare”

In Vallese Gianinazzi porta con sé “l’esperienza maturata con l’U20 e in National League”, ma anche “la capacità di adattarsi, capire la società e le dinamiche interne”. Per questo “sarà importante arrivare a Visp con la giusta mentalità, dove osservare e imparare saranno due termini all’ordine del giorno”.

“C’è passione”

Lugano e Ambrì-Piotta dividono il Ticino hockeystico, con una rivalità che raggiunge il proprio apice quando si giocano i derby. “In Vallese penso che la situazione sia simile, perché durante la conferenza stampa di presentazione, diversi giornalisti mi hanno chiesto cosa pensassi del derby con il Sierre, paragonandolo a quello tra bianconeri e biancoblù. C’è quindi tanta rivalità e questo è molto positivo, perché significa che c’è passione”. Anche per questo “sono molto contento di andare ad allenare in una piazza simile”.

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