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La Coppa Svizzera torna a Lugano!
© CdT/Gabriele Putzu
© CdT/Gabriele Putzu
Redazione
2 anni fa
I bianconeri sconfiggono il San Gallo per 4 a 1 e riportano a Lugano la coppa, dove mancava da ormai 29 anni

Dopo 29 anni, lunghi e pure fastidiosi, la Coppa Svizzera torna sulle rive del Ceresio. Sì, il Lugano se l`è ripresa al Wankdorf, battendo in finale il San Gallo (4-1), al termine di una partita disputata in condizioni ambientali difficili (faceva un gran caldo) e su un terreno da gioco, il sintetico, che non è certo il massimo. Per il club bianconero è il quarto successo della sua storia dopo quelli ottenuti nel 1931 (nella notte dei tempi), nel 1968 e nel 1993. Con grandi protagonisti che sono entrati nella leggenda: Sturzenegger, Luttrop, Prosperi, Mauro Galvao, Andrioli, Subiat. Ora a questa gente si aggiungono i nomi di altri giocatori che oggi ci hanno messo grinta, sudore, geometrie ed una carica emotiva tremenda. Ad immagine del loro allenatore Mattia Croci Torti, primo ticinese in panchina a vincere la Coppa con il Lugano.

Mattia Bottani festeggia la vittoria. © CdT/Gabriele Putzu
Mattia Bottani festeggia la vittoria. © CdT/Gabriele Putzu

In passato erano stati Payer, Maurer ed Engel. Ma in questa giornata pazzesca, non possiamo certo dimenticare il pubblico luganese che ha dato un validissimo appoggio alla propria squadra: oltre diecimila tifosi sono giunti dal Ticino per rincuorare i bianconeri. Anche loro hanno vinto questa Coppa. E come non citare, ci mancherebbe, Mattia Bottani che ha definitivamente cancellato quel rigore (decisivo) che costò al Lugano la finale del 2016? O Sandi Lovric, autentico padrone del gioco e probabilmente migliore uomo in campo? Alla fine il punteggio ha assunto proporzioni forse troppe severe per il San Gallo (4-1, stesso risultato della finale del 1993), che dopo aver trovato il punto del pareggio si era forse illuso di poter addomesticare la sfida. Ma non ha tenuto conto del carattere e delle energie mentali incredibili di questo Lugano diretto da un coach che sino a qualche mese fa era ritenuto un mister nobody qualsiasi ed invece ha stupito il mondo.

Folla in visibilio davanti al maxischermo in Piazza Rezzonico a Lugano. © CdT/ Chiara Zocchetti
Folla in visibilio davanti al maxischermo in Piazza Rezzonico a Lugano. © CdT/ Chiara Zocchetti

Probabilmente anche il suo dirimpettaio Peter Ziedler, ieri battuto su ogni piano (tattico, tecnico e mentale). Per il San Gallo è stata un vera delusione: dopo il 2021, esce nuovamente nuovamente dalla finale di Coppa! Un solo rammarico: che protagonisti quali Custodio, Lavanchy e Lovric la prossima stagione non ci saranno. Alla dirigenza trovare degni sostituti. Non sarà facile.

Croci Torti commosso dopo la vittoria del Lugano. © CdT/Gabriele Putzu
Croci Torti commosso dopo la vittoria del Lugano. © CdT/Gabriele Putzu

Croci Torti: “Ho riportato la Coppa in Ticino”
L’abbraccio commosso con Cao Ortelli - icona del calcio bianconero, l`uomo che ha passato (e superato) tutte le fasi storiche dagli Anni Ottanta in po - è toccante: per certi versi ricorda quello fra Mancini e Vialli dopo gli Europei dello scorso anno. Il Mister piange lacrime di gioia e al microfono degli inviati non si cura troppo del suo stato emotivo. Le sue parole sono tutte per la squadra: Hanno sempre creduto in me come io ho creduto in loro. Sin dal mese di settembre scorso, quando sono entrato in corsa a sostituire Abel Braga. Posso dire di essere felice: di essere stato il tecnico che ha riportato la Coppa in Ticino.

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