Sport
Indicazioni e consigli per preparare al meglio gli sci
Redazione
18 anni fa
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Come scegliere lo sci da classico e trovare il ponteE’ un’operazione di primaria importanza. Spesso sbagliare sci significa compromettere in partenza la possibilità di ottenere dall'attrezzo buoni risultati. La lunghezza: E' ancora valida l’operazione di distendere il braccio verso l’alto, scegliendo lo sci che arriva più o meno all’altezza del polso. La durezza: Le case costruttrici dividono gli sci in tre o più fasce di durezza, Soft, Medium, Hard oppure suddividono gli sci per fasce di peso, (65-70 70-75 ecc.). o ancora la durezza è calcolata ed espressa attraverso l'impiego di dinamometri, utilissimi anche per trovare il ponte, ovvero la parte centrale da sciolinare. Più semplicemente il ponte può essere trovato facendo salire lo sciatore con il peso uniformemente distribuito sugli sci appoggiati su di una superficie liscia e piatta. Si passa un foglio di carta sotto la parte centrale dello sci, segnando con cura i punti estremi dove il foglio scorre. Come scegliere lo sci da pattinaggioLa lunghezza è facilmente individuabile moltiplicando la propria altezza per 1,05 - 1,15 (ricordiamo che per regolamento, la lunghezza dell'asta deve essere superiore all'altezza dell'atleta). La durezza o rigidità delle aste dipende dal peso dello sciatore. Le aste sono normalmente misurate dalle ditte che ne riportano le indicazioni di utilizzo. esistono in alternativa dei dinamometri per calcolare esattamente la durezza dell'asta. Si consiglia di usare sci più morbidi su neve nuova e/o fredda, sci più rigidi su neve trasformata, programmata e molto dura. Strutture o Impronte Durante i primi anni ottanta si era visto che su nevi umide, cadenti, ma soprattutto bagnate, se lo sci veniva rigato aveva un notevole miglioramento. I primi rigatori non erano che le normali lime d’acciaio utilizzate sullo spigolo che provocavano dei veri solchi lungo la soletta dello sci. Successivamente alcune ditte specializzate nella produzione di scioline, misero sul mercato dei rigatori con gli inserti intercambiabili, ma altro non erano che dei pezzi di ferro con dei rilievi a distanze e profondità crescenti che, a seconda del tipo di neve, producevano diverse incisioni. Un notevole balzo in avanti avvenne nei primi anni novanta quando si cominciò ad utilizzare macchinari inizialmente destinati solo allo sci alpino. Il principio sul quale si basavano questi macchinari è lo stesso che viene adottato adesso. Tramite un diamante, viene incisa su una pietra il negativo dell’impronta, lo sci , fatto passare a determinate velocità sopra questa pietra viene inciso in positivo. Negli ultimi anni si sono sviluppate macchine sempre più precise, addirittura computerizzate ed a controllo numerico, rendendo l’impronta sempre più precisa e pulita. Attualmente sono stati introdotti sul mercato rigatori manuali sempre più complessi e precisi che possono essere utilizzati sul campo anche pochi minuti prima del via di una gara. Lo scopo principale di queste impronte è quello di favorire lo scorrimento dello sci sulla neve. A seconda del tipo di disegno favoriscono la creazione di un film d’acqua, su nevi particolarmente fredde o secche, mentre con nevi particolarmente bagnate serve per scaricare all’esterno la maggior quantità d’acqua che si crea con il passaggio dello sci sulla neve. I disegni attualmente più utilizzati sono spine per le nevi fredde, impronte che ricordano una spina di pesce , verso l’interno per creare il film d’acqua, verso l’esterno per eliminarlo, interrotte medie o fini per nevi da poco trasformate a trasformate e vere e proprie righe longitudinali per nevi estremamente bagnate. Le impronte sono utilizzate sia per la tecnica libera che classica, un piccolo particolare: in tecnica classica vengono usate impronte leggermente più grosse. Il nostro consiglio è quello di rivolgersi ad un laboratorio specializzato, ricordando che le impronte dello sci da f

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