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Il Lugano crolla nell'ultimo terzo
Redazione
11 anni fa
Lo Zurigo si impone per 6-2, un risultato che non fotografa però alla perfezione il match dell'Hallenstadion

Il Lugano, che voleva difendere e irrobustire il secondo posto festeggiato ieri contro il Kloten, torna invece da Zurigo con le ossa rotte.

Ma la partita non sta tutta in quel pesante 6-2, e il "film" dell'Hallenstadion, se riavvolto, racconta di un match più complesso di quanto dica il risultato.

A comiciare da quel primo terzo che, anche e soprattutto per la bravura di due portieri nella circostanza ottimi, si è concluso sullo 0-0.

Pure nello slot di Boltshauser, insomma, veniva suonata una musica molto simile a quella di... Elvis, ovvero il bianconero Merzlikins.

Gioco che latitava, però, specialmente nelle prime battute del secondo periodo, con pochi momenti davvero spettacolari ed emozionanti.

La gara infatti andava a fiammate isolate, si giocava soprattutto sul piano della corsa e delle fulminee accelerazioni: terreno fertile, questo, per giocate dei singoli ed episodi.

E proprio questi incanalavano la partita, più o meno a metà della stessa: dopo il palo di Stoffel, che preannunciava il peggio, giungevano i gol di Künzle e Baltisberger a punire un Lugano che non ha certo replicato lo spettacolo del giorno prima alla Resega.

Dopo avere mandato in avaria il motore degli... aviatori, insomma, la banda Fischer non ha saputo spuntare le affilate unghie dei leoni. 

Lugano che inizialmente accusava il colpo, ma poi - era già il terzo tempo - ci metteva grinta, carattere e brio.

Ma era un fuoco di paglia, che il 3-0 di Bärtschi (alla sua quarta rete stagionale) spegneva puntualmente.

Poi gli ZSC si mettevano a giocare a poker, confezionando anche il 4-0 con Shannon.

E il buon Pettersson addolciva solo l'amara pillola, con quella rete del 4-1 che rovinava a Boltshauser lo shoot out.

Ad infierire, in questo senso, ci pensava Andersson "Junior", ma le due segnature dei bianconeri non facevano altro che stuzzicare uno Zurigo che a quel punto rispondeva calando addirittura un tennistico set.

Lugano punito comunque troppo severamente: per lunghi tratti in partita, la squadra di Fischer non meritava certo di chiudere con quattro gol di differenza e ben sei al passivo...

IL TABELLINO:

ZURIGO-LUGANO 6-2 (0-0, 2-0, 4-2)

Reti: 31'38 Künzle (Fritsche) 1-0, 33'01 Baltisberger (Nilsson) 2-0, 44'44 Bärtschi (Shannon, Smith) 3-0, 45'53 Shannon (Bärtschi, Bastl) 4-0, 50'15 Pettersson (Klasen) 4-1, 51'33 Andersson (McLean, Klasen) 4-2, 52'33 Keller (Cunti, Wick) 5-2, 57'53 Shannon (Keller) 6-2.

LUGANO: Merzlikins; Hirschi, Andersson; Vauclair, Ulmer; Kienzle, Chiesa; Kparghai, Maurer; Klasen, Steinmann, Pettersson; Bertaggia, Filppula, Walsky; Murray, McLean, Kuonen; Reuille, Sannitz, Romanenghi.

Penalità: Zurigo 5x2', Lugano 7x2'.

Note: Hallenstadion, 9'815 spettatori.

Arbitri: Mollard, Stricker; Abegglen, Borga.

GLI ALTRI RISULTATI:

Bienne-Zugo 2-3 d.s., Kloten-Friborgo 1-4, Berna-Davos 3-2 d.r., Ginevra-Ambrì 4-2.

LA CLASSIFICA:

1. Davos 20/46, 2. Zurigo 21/44, 3. Lugano 21/42, 4. Berna 21/41, 5. Zugo 20/38, 6. Losanna 22/31, 7. Ginevra 22/30, 8. Bienne 22/26, 9. Kloten 20/24, 10. Friborgo 21/23, 11. Ambrì 21/19, 12. Rapperswil 21/14.

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