
Dal 29 aprile scorso, data ufficiale d’inizio lavori, tutti erano tranquilli: la nuova Valascia sarebbe sorta. La lunga maratona per raccogliere fondi e permessi si era finalmente conclusa, c’era solo da attendere che, pezzo per pezzo, la webcam installata per poter permettere ai tifosi di seguire l’avanzamento lavori mostrasse la crescita della nuova casa biancoblu. Un impianto che dovrebbe vedere la luce nell’estate del 2021, pena la relegazione dell’Ambrì Piotta in Swiss League, salvo ulteriori deroghe.
“I lavori non stanno avanzando secondo i piani, il cantiere procede a rilento. Per l'Ambrì la Valascia è la sfida della vita, perciò non sono tranquillo ma resto fiducioso - ha spiegato il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi a Fuorigioco Estate -. Il cantiere non è partito completamente come era previsto dal piano. I tempi sono corti, se non si accelera al più presto sarà difficile mantenere le tempistiche preventivate”.
Nessuno vuole parlare di date ufficiali, ma il termine dello scavo doveva essere ultimato per fine giugno. Ma le preoccupazioni non trovano riscontro in casa Ambrì, dove all’apparenza tutto sembrerebbe misurato e sotto controllo.
“Non vedo il perché di questi allarmismi, la parte amministrativa e contabile della Valascia è a posto come pure i contratti con le banche. Ora la palla è in mano ai tecnici, ovviamente si tratta di un progetto complicato, ma si stanno affinando i piani perché si possa partire al 100% - ha dichiarato il vicedirettore dell’HC Ambrì Piotta Massimo Frigerio -. Dal mio punto di vista non serve preoccuparsi. I lavori proseguono, lo scavo è fatto e ora si inizierà a costruire con il Consorzio costruttori.
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