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Fumogeni in pista, “Non è la vecchia Valascia”
Immagine Ticinonews
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Redazione
2 anni fa
Il presidente dell’Hcap Filippo Lombardi si esprime sui disordini della scorsa domenica durante la presentazione della nuova squadra. “Ci vuole rispetto”

“La nuova Arena non è la vecchia Valascia”. È con queste parole che il presidente dell’Hcap Filippo Lombardi prova a spiegare i disagi che i comportamenti di alcuni tifosi possono causare. Domenica scorsa ha funto da esempio: ad Ambrì si stava infatti presentando la nuova compagine in vista della prossima stagione. “Una festa al 99% per 6’000 persone” secondo Lombardi, con tuttavia un vistoso “1%” determinato dagli screzi avuti con la curva biancoblù.

Il fumo fa scattare gli allarmi
In particolare, alcuni tifosi della curva hanno acceso dei fumogeni, benché lo stesso Lombardi fosse personalmente intervenuto con un megafono per chiedere di smettere. Il problema sarebbe infatti soprattutto tecnico: “La nuova Gottardo Arena non è la Valascia”, spiega il presidente della squadra leventinese a Ticinonews. “Non è aperta come la vecchia pista. Essendo chiusa, i fumogeni costituiscono un problema diverso”. Le conseguenze si sono già fatte vedere in passato, con l’attivazione dei sistemi antincendio: “La scorsa stagione, durante una partita, si è attivato l’allarme, poi scattato nuovamente la notte successiva. Sono quindi dovuti arrivare i pompieri e polizia e per l’intervento si devono sborsare 5’000 franchi”.

Questione di rispetto
Oltre all’accensione dei fumogeni, secondo Lombardi domenica si è assistito anche a una mancanza di rispetto: “Tamburellare e i cori vanno bene, ma bisogna riuscire a trovare gli spazi giusti per ognuno. I nostri ragazzi hanno lavorato per preparare dei video, per fare arrivare i giocatori in tempo, per fare arrivare un ospite come Giroux e per permettere delle interviste in pista. È una questione di rispetto verso chi ha lavorato, verso i giocatori e verso il pubblico”. E “rispetto” è un termine che torna più volte nelle parole di Filippo Lombardi, che torna a ribadire: “Nel pubblico di un’arena ci sono anime, esperienze e storie diverse. Compito della Società è cercare di farle convivere, ma per farlo c’è bisogno del rispetto di tutti nei confronti di tutti”.

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