Sport
Ambrì, restituite le maglie rubate
Marco Jäggli
3 anni fa
Lo annuncia il Presidente Filippo Lombardi in una nuova lettera ai tifosi in cui fa qualche chiarimento rispetto alla precedente: “Lettera scritta con emotività, mi scuso se ho scocciato qualcuno”

Sono state restituite le magliette rubate ai giocatori dell’Ambrì-Piotta, sottratte presumibilmente durante l’ultimo derby. Questo emerge da una nuova lettera inviata dal Presidente del club, Filippo Lombardi, ai tifosi, dopo quella precedente in cui criticava una serie di vandalismi e abusi avvenuti durante l’ultimo incontro casalingo contro l’Hc Lugano. Nella lettera Lombardi risponde alle “emozioni contrastanti, in parte comprensibilmente negative” alla missiva precedente, spiegando che “è vero che l’ho scritto con la stessa emotività che mi è servita a motivare per anni tutti quelli che ci hanno permesso di raggiungere l’obiettivo, e quindi mi scuso se stavolta ho scocciato qualcuno”. Nella lettera si precisa che la Gottardo Arena, “più compatta di quanto l’avevamo immaginata all’inizio”, ha dovuto purtroppo rinunciare per questione di costi a “una piazza coperta e un nuovo ‘Güs’ popolare”, quindi “L’arena non è (purtroppo) adatta a svolgere il ruolo di un capannone da carnevale, e il nostro personale deve lavorarci tutto l’anno”.

Lombardi domanda inoltre ai tifosi di evitare “azioni di rivalsa” in occasione del Derby di sabato 9 ottobre a Lugano, rinnovando inoltre l’invito a rispettare le proprietà della squadra: “ci mettiamo una pietra sopra, ma rinnoviamo a tutti un chiaro appello che non è perché una porta è stata lasciata aperta (o non è ancora dotata di serratura) che ci si può servire come si vuole. Vale per lo spogliatoio, i magazzini, i bar, i ristoranti, gli spacci, le lounges!”. Il Presidente dell’Ambrì dichiara inoltre che la presenza di tribune Vip non è segno di una volontà di separare il pubblico in classi, chiarendo inoltre che “un errore di interpretazione del testo del regolamento ha fatto credere a molti che l’Osteria Valascia sia riservata agli abbonati tribuna dopo la partita. Così non è: si tratta di un normale esercizio pubblico aperto a tutti, prima e dopo le partite, più in là sarà comunque aperto tutti i giorni”. Infine “il nostro sforzo per costruire questo stadio è stato dettato dalla volontà di dare al magnifico popolo bianco blu una casa degna della sua grande passione. (...) Per questo ci dispiace se la nuova casa viene bistrattata anche solo da alcuni di coloro ai quali l’abbiamo dedicata, e ce la prendiamo se chi lavora duro per servire il nostro pubblico non viene rispettato”.

Lombardi conclude dichiarando la “Fine della predica, ragazzi! In poche ma sentite parole: cerchiamo tutti di guardare avanti, goderci quanto siamo riusciti a costruire, mantenerlo a lungo nel tempo e tramandarlo in buono stato alle prossime generazioni”, specificando inoltre che “man mano che la situazione critica si stabilizzerà, potremo probabilmente allentare qualche misura e prevedere deroghe ragionate al regolamento”.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata