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Gianetti attaccato, licenzia Riccò e Piepoli
Redazione
17 anni fa
Prudhomme: "Gianetti non mi sembra un modello di virtù". Leroy: "Se è doping organizzato domanderemo i danni a chi ha gestito la squadra"

Il general manager della Saunier Duval Mauro Gianetti non ci sta. E dopo aver dichiarato di condividere la generale sorpresa ed amarezza suscitata dall'avvenimento, di comprendere la reazione del direttore del Tour e di dolersi di essere stato ingannato avendo dato fiducia a chi non la meritava annuncia che ieri ha svolto personalmente un'indagine in seguito alla quale è venuta meno la fiducia non solo nei confronti di Riccardo Riccò ma anche nei confronti di Leonardo Piepoli per la violazione del codice etico della squadra. E conseguentemente li ha licenziati. Sulla Saunier Duval si sollevano però ora sospetti di doping di squadra. "Gianetti non mi sembra un modello di virtù", ha attaccato il direttore del Tour Christian Prudhomme.Gianetti rispedisce i sospetti al mittente: ''La squadra - ha dichiarato il general manager ticinese - è del tutto estranea ad ogni pratica dopante''. "Abbiamo sempre sorvegliato i nostri atleti con il massimo scrupolo possibile - ha aggiunto Gianetti - pretendendo da loro, in ogni occasione e circostanza, una condotta lineare e sportivamente inappuntabile. All'atto della stesura dei contratti, ponendo come condizione imprescindibile il più totale rigore etico, dai corridori abbiamo sempre ricevuto le massime garanzie e lo stesso Riccò mi giurò sulla testa di sua madre che mai avrebbe fatto ricorso a pratiche illecite per migliorare le sue prestazioni. Malgrado tutti gli sforzi compiuti, confidando nell'efficacia dei controlli esterni ed interni, non siamo riusciti ad evitare questa assurda situazione e oggi, come squadra, ci sentiamo vittime dell'irresponsabilità di coloro che, con la criminale smania di primeggiare, mettono a repentaglio gli investimenti milionari degli sponsor e le prospettive occupazionali di decine di onesti lavoratori". Ricordiamo che Riccardo Riccò è stato fermato ieri dalla giustizia francese prima della tappa, per presunto uso di un nuovo tipo di Epo. Quest'oggi il corridore modenese del gruppo sportivo Saunier Duval Scott, verrà interrogato per la seconda volta. Il ciclista che ha passato la notte in prigione, rischia cinque anni di carcere e due anni di stop dalle corse. Ma non è tutto: Riccò dovra molto probabilmente pagare pure una multa salatissima. Ancora oggi il ciclista continua a negare di essersi dopato.Per la squadra di Gianetti questo non è un buon momento. Infatti anche lo sponsor principale della compagine sportiva sta seriamente pensando di ritirare la sponsorizzazione. "Se effettivamente ci troviamo di fronte a un caso di doping organizzato è chiaro che la nostra azienda domanderà i danni a chi ha gestito la squadra - ha dichiarato Thierry Leroy, direttore generale di Saunier Duval - è altamente probabile che ritireremo la sponsorizzazione dopo questa faccenda".

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