AC Bellinzona
Gabriele Gilardi: "Otterremo la licenza in prima istanza"
Redazione
un anno fa
L'amministratore unico del Bellinzona racconta l'ultimo periodo difficile dei granata e si riserva di parlare del futuro della società calcistica della capitale ticinese.

L’amministratore unico del Bellinzona Gabriele Gilardi parla ai nostri microfoni dell’attuale momento non del tutto roseo dei granata. Il Bellinzona non naviga in buone acque in campionato, ma per quanto riguarda l’aspetto finanziario e amministrativo la situazione è positiva.

Le contestazioni

Nell’ultima partita con il Neuchâtel Xamax ci sono state contestazioni a fine partita. Contestazioni che per Gilardi non hanno senso di esistere: “Ogni tifoso che tiene alla sua squadra può essere scontento quando non si vince: è l’essenza della passione. Non capisco le contestazioni di questi pochi tifosi, visto che i giocatori si impegnano. Tutti vorrebbero vincere, ma non si riesce sempre a portare a casa la prestazione e il risultato".

La questione allenatore

Il Bellinzona non riesce a dare una scossa al campionato e i risultati negativi iniziano a collezionarsi. Il dubbio, ora come ora, ricade soprattutto sull’allenatore Stefano Maccoppi. “Ci si aspetta da tutta la società in generale di portare a casa i risultati”, sostiene l’amministratore unico dei granata, “Se è colpa dell’allenatore, dell’attaccante che manca il gol a porta vuota o dell’amministratore che sbaglia a fare i pagamenti, poco importa. Quello che conta è il risultato di squadra e in questo caso non è colpa unicamente dell’allenatore”. Adesso il gruppo "ha bisogno di tranquillità e di lavorare intensamente come una squadra professionistica. Abbiamo la fortuna di avere questa pausa: le altre compagini la prendono sottogamba perché si sentono sicure in classifica, ma la nostra deve lavorare il doppio per mettersi in una situazione tranquilla il più in fretta possibile”. E alla domanda se Maccoppi rimarrà l'allenatore dell’ACB, Gilardi risponde con un chiaro "sì".

"Troppi generali e pochi soldati"

Due settimane fa il presidente Pablo Bentancur sosteneva che nel Bellinzona ci sono “troppi generali e pochi soldati”. “Quando si costruisce una squadra si capisce che certe volte è necessario un giocatore con una caratteristica umana piuttosto che tecnica, per dare quell’amalgama alla squadra. Ci sono squadre con giocatori che non sembrano bravi, ma sono essenziali per lo spogliatoio. Si troverà con il tempo: bisogna provare e riprovare e vedere in base all’avversario. Ognuno troverà il posto giusto al momento giusto”, ribadisce Gilardi.

Obiettivo promozione?

Per quanto concerne il discorso promozione “si giocano tutte le partite per vincerle. Siamo partiti bene e non siamo riusciti a mantenere un ruolino di marcia importante. Abbiamo avuto un buco di risultati che ci ha allontanato dal terzo posto. A livello teorico, non eravamo lontani dal terzo posto e la classifica è corta. Lo stimolo è anche verso i giocatori stessi di non adagiarsi e di tirare fuori il meglio”, ribadisce l’amministratore del Bellinzona. Per quanto riguarda l’ultimo periodo aleggia la paura della retrocessione, anche perché il Bellinzona è stato risucchiato in zone di classifica calde. Per Gilardi la paura è un sentimento naturale: “A qualsiasi livello ci sarebbe stato timore: in qualsiasi campionato e in qualsiasi squadra. È chiaro che bisogna essere coscienti che se avessimo perso con lo Xamax, la classifica sarebbe diventata molto corta".

Le discussioni con la città

Venendo al discorso più "politico", Gilardi afferma di comprendere benissimo il lato politico di una città "che ha uno stadio con investimenti da effettuare. Abbiamo l’ottima notizia che lo stadio è omologato per la Challenge League e manca poco per la Super League, dato che abbiamo già preparato l’incarto per la licenza. Stiamo collaborando con la città per trovare delle soluzioni specifiche per la squadra di calcio”. Visto che i regolamenti cambiano "è sempre interessante conoscere gli aggiornamenti per capire quali sono i criteri che variano. Fondamentalmente lo scalino più importante, oltre a quello sportivo, è quello finanziario. Chiaramente si prevede il monte ingaggi più alto e di conseguenza maggiori ricavi da garantire alla società. Sono fiducioso di ottenere la licenza in prima istanza, perché abbiamo ricevuto già i primi rapporti: ci manca poco o nulla per riceverla". A livello finanziario "abbiamo dimostrato la solidità della struttura.” In Ticino è un momento difficile per le società calcistiche e Gilardi ne è consapevole: “Siamo controllati a vista quando siamo in Serie A e in Serie B, mentre ciò non avviene in Prima Lega. Mensilmente ci controllano e abbiamo sempre adempiuto a tutto a ciò che ci hanno richiesto".

Nuovi azionisti o nuovi partner?

L'ipotesi nuovi azionisti "è sempre aperta. Chiunque conduca una società sportiva lo sa: più legami con partner propositivi e finanziariamente solidi non possono che fare bene alla società e di conseguenza ai risultati in campo. Non ero presente quando Costantin è arrivato, ma sia a livello di mercato sia a livello di stima reciproca i rapporti sono ottimi”, conclude l’amministratore unico del Bellinzona.

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