
Il Lugano va in pausa con una vittoria che non accende certo gli entusiasmi. I bianconeri battono (4-7) un Langnau in crisi, ma corrono qualche rischio di troppo. Buono comunque il bilancio della settimana: in quattro giorni, gli uomini di Mc Sorley hanno giocato tre volte e conquistato 7 punti.
Basta e avanza un Lugano distratto e poco aggressivo per battere un Langnau falcidiato dalle assenze e reduce da ben 12 sconfitte consecutive. Basta e avanza il Lugano di Irving, schierato al posto di Fatton, e del tenace Vedova, autore di una bella doppietta, giocatore mai domo che meriterebbe la riconferma, per impegno, dedizione e serietà. Partita complessivamente controllata dai bianconeri, che hanno concesso qualche momento di gloria agli avversari (tornati in gioco un paio di volte) ma poi hanno spiccato il volo, grazie ad una ritrovata intensità, necessaria per condurre in porto una vittoria importante (anche se il Davos, vincente sul Berna, pare non mollare). E ora la meritata pausa olimpica, anche se non per tutti. Alatalo, Löffel, Müller, Carr e Boedker saranno infatti a Pechino.
Il ritorno di Leland Irving
Chris Mc Sorley non finisce di stupire. A Langnau tutti si aspettano di rivedere Fatton fra i pali, dopo la buona prestazione nel derby, e invece il tecnico canadese butta nella mischia lo straniero di riserva Leland Irving, che non giocava dallo scorso 15 ottobre, quando i bianconeri vennero sconfitti alla Gottardo Arena dai leventinesi. Boedker, sempre impalpabile, finisce nella lista dei giocatori in sovrannumero. Sul fronte bernese si registrano parecchi defezioni: solo due stranieri a disposizione (Pesonen e Grenier) e diversi giovani in pista, due dei quali, appena 17enni, giocano nella quarta linea offensiva (si tratta di Liechti e Naber). Il primo tempo è tutto di marca bianconera: alla prima vera occasione, dopo quasi tre minuti, Carr porta in vantaggio i suoi in superiorità numerica. E proprio dopo la rete dello 0-1 gli ospiti hanno un leggero calo di tensione, del quale approfitta il Langnau che al 13’13’’ pareggia con il solito Pesonen. Irving nell’occasione non vede partire il suo tiro. Ma dopo qualche attimo di incertezza, il Lugano torna a macinare gioco e i bernesi finiscono schiacciati nel loro terzo. Le reti di Löffel ed Herburger nel finale sono perciò la logica conseguenza della superiorità tecnico-fisica della squadra di Mc Sorley.
La doppietta di Vedova
Il secondo periodo è un festival di errori, su un fronte e sull altro. Le difese sono piuttosto allegre e per gli attaccanti è un invito a nozze. Intanto in entrata si mette in evidenza Irving, che para un penalty di Pesonen ed impedisce al Langnau di ridurre immediatamente le distanze. Poi però una penalità di Vedova è pagata a caro prezzo: il solito finlandese insacca e rilancia le quotazioni della sua squadra. Ma è proprio il ticinese ad allungare di nuovo al 23’54’’. Il Lugano, che avrebbe la possibilità di uccidere la partita, viene nuovamente sorpreso al 31’08’’ da Blaser, lasciato libero di tirare da pochi metri: 3-4, match nuovamente in bilico. I bianconeri appaiono stanchi. Poi però Thürkauf, al 32’00’’, e ancora Vedova (uno dei migliori in pista) mettono il Lugano al riparo da eventuali sorprese. Si va alla seconda pausa sul 3-6.
La brutta carica di Morini
Gli ultimi venti minuti sono caratterizzati dal gol iniziale di Pesonen (tripletta), dalla brutta carica di Morini ai danni di Schilt attorno al settimo minuto (non punita dagli arbitri), e dal vano assalto finale dei tigrotti che, in ritardo di due reti, le provano tutte. Malgrado i tre minuti a 6 contro 5 il Langnau non impensierisce Irving. La rete a porta vuota di Arcobello chiude poi i conti a 5 secondi dalla sirena. La sfida termina sul risultato di 4-7.
Tabellino:
SC Langnau Tigers-HC Lugano 4-7 (1-3) (2-3) (1-1)
Reti: 02’27’’ Carr (Thürkauf, Loeffel, in 5 c. 4) 0-1; 13’13’’ Pesonen (Blaser, Petrini) 1-1; 17’49’’ Loeffel (Fazzini, Müller) 2-1; 18’49’’ Herburger (Alatalo, Vedova) 3-1; 22’44’’ Pesonen (Blaser, Grenier, in 5 c. 4) 2-3; 23’54’’ Vedova (Guerra, Bertaggia) 2-4; 31’08’’ Rohrbach (Blaser, F. Schmutz) 3-4; 32’00’’ Thürkauf 3-5; 38’30’’ Vedova (Bertaggia) 3-6; 40’50’’ Pesonen (Grenier, Schilt) 4-6; 59’56’’ Arcobello (Müller, a porta vuota) 4-7
Arbitri: Lemelin e Fluri (Stalder e Huguet)
Penalità: 3x2’ contro Langnau; 2x2’ contro Lugano
Langnau: Mayer; Blaser, Grossniklaus; Diem, Schilt; Aeschbach, Leeger; Trachsel; Rohrbach, Grenier, Weibel; Petrini, F. Schmutz, Pesonen; Lapinskis, Berger (C), Sturny; Naber, Melnalksnis, Liechti; Allenatore: Sarault
Lugano: Irving; Loeffel, Müller; Alatalo, Riva; Chiesa, Guerra; Wolf; Fazzini, Arcobello (C), Morini; Carr, Thürkauf, Josephs; Vedova, Herburger, Bertaggia; TRaber, Walker, Stoffel; Werder; Allenatore: McSorley
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