Giallo come il sole  e rosso come il cuore, questo era Franco Sensi. Presidentissimo giallorosso che può vantare uno scudetto, due supercoppe italiane, due coppe Italia e 4 secondi posti. Il presidente più vincente della storia capitolina, del calcio Champagne di Capello e Spalletti. Sensi è stato anche il presidente delle spese pazze, degli acquisti sfarzosi di Batistuta, Montella ed Emerson, anni nei quali la Roma è stata vicina al fallimento. La paura di fare la fine del Parma di Tanzi, della Fiorentina di Cecchi Gori e della Lazio di Cragnotti, la miriade di debiti, il pericolo di non iscriversi e qualche “favore” della Lega hanno fatto il resto.

Ai tifosi giallorossi resterà comunque il ricordo di un Presidente che si commuoveva ogni volta che scendeva sul manto erboso dell’Olimpico, che ha rinunciato a sue ricchezze per il bene della società  e ha passato il testimone alla figlia Rosella, tramandandole una tradizione ed un attaccamento alla maglia senza precedenti.

Ci mancherà quel via vai da Villa Pacelli e quel cappotto color Cammello in tribuna d’onore allo Stadio Olimpico, resterà comunque il ricordo indelebile di un Presidente che prima di andarsene ha fatto un ultimo regalo alla sua Roma, ovvero non vendere agli americani e lasciare la “Lupa” a chi ha il giallorosso nel cuore e nell’animo.

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