
Game over. The end. È finita, nel peggiore dei modi, la stagione 2014/15 del Lugano, sconfitto per la quarta volta in gara 6 dal Ginevra, che vola dunque in semifinale.
Giocarsi tutto in sessanta minuti. È quanto è toccato questa sera agli uomini di Fischer, costretti a vincere contro il Servette per pareggiare la serie e continuare a giocare. È andata, invece, diversamente.
Il Ginevra è partito meglio, creandosi un paio di occasioni con Almond, i bianconeri hanno risposto chiamando Mayer alla parata con Filppula. Ma la superiorità dei padroni di casa ha portato alla rete del top scorer D'Agostini, bravo a deviare una conclusione di Loeffel. Bianconeri in panico, e un minuto dopo Kast ha colpito un palo, poi Pyatt ha fatto venire i brividi a Fischer. Ancora una volta, la velocità e la fisicità del Servette ha messo in difficoltà il Lugano.
I bianconeri hanno provato a reagire, e in occasione di una superiorità numerica, dentro tutti gli stranieri: Klasen ha recuperato e dato a Brunner che non ha centrato la porta. Klasen ha di nuovo impegnato Mayer e nessuno è riuscito a sfruttare e mettere il disco in rete. Buon power play comunque del Lugano, che troppe volte in questi play off ha addirittura subito gol quando era con un uomo in più. Filppula ha lanciato Walker che ha perso l'attimo, e Pyatt ha ristabilito la parità numerica rientrando dalla panchina dei penalizzati.
La mazzata è però arrivata a 17'' dalla pausa, complice un intervento non perfetto di Manzato, ancora con D'Agostini che ha fatto partire una rasoiata fra i pattini di Hirschi e poi nei gambali troppo aperti del portiere. 2-0 dunque, e situazione, anche psicologica, sempre più difficile per il Lugano.
Al ritorno sul ghiaccio fuori Manzato per Merzlikins. Fischer ha voluto dare una scossa, e ci ha provato subito con un diagonale di Brunner. Dopo un minuto e mezzo seconda penalità della partita per il Ginevra con Road, e di nuovo in campo gli stranieri. Serie ripetuta di dischi persi, poi occasionissima per Walker, bravo Mayer a chiudergli lo spazio. Il Lugano ha provato ad accorciare almeno le distanze, ma il suo gioco è stato troppo articolato e poco insidioso. Walker si è fatto anticipare dal portiere e sul ribaltamento il solito, incontenibile, D'Agostini si è reso pericoloso. Ai bianconeri serve velocità, e, dopo un pregevole tocco di Klasen, è entrato nel terzo d'attacco Kparghai, attento però Mayer e nulla da fare per gli ospiti, anzi sul rovesciamento di fronte Merzlikins si è dovuto superare su Almond. Vauclair lo ha disturbato, ed è stato mandato sulla panca dei cattivi per 2' per cross check, quando mancavano 21''al suo rientro fuori anche Maurer per aggancio. Subire una rete in questa circostanza avrebbe forse chiuso la partita e di conseguenza la stagione del Lugano, ma prima del rientro di Vauclair, Kast ha impegnato il portiere bianconero. Oltre a resistere, il Lugano si è creato forse una delle migliori chance della sfida, con una traversa colpita da Steinmann: la porta del Ginevra appare davvero stregata! Vauclair ha dato l'illusione del gol, Mayer pare imbattibile (bravo anche su un back hand di Klasen) però i ragazzi di Fischer sembrano crederci. Ma, in modo crudele e beffardo, Brunner ha perso il disco, e da li è scaturita l'insistita azione che ha portato al terzo gol del Servette di Tom Pyatt. Per essere tranquillo nel terzo tempo, il Servette avrebbe dovuto trovare anche la quarta marcatura, e lo ha fatto a 24''dalla seconda sirena con l'altro Pyatt,Taylor. La stagione del Lugano a questo punto è appesa a un sottilissimo filo.
A inizio terzo tempo, Fischer ha mischiato le carte e di conseguenza le linee. Il Ginevra ovviamente non ha fretta e ha pensato soprattutto a contenere gli avversari. D'Agostini ha ricevuto una bastonata da McLean, per lui 2'di penalità.
A metà frazione Maurer (nella foto) ha finalmente segnato con un tiro di polso ben calibrato. Miracolo possibile? I bianconeri hanno provato a crederci, buttando dischi verso la porta del Ginevra. Come mossa della disperazione, sei uomini di movimento sul ghiaccio. A 3'dal termine penalità contro i padroni di casa, puck di Pettersson a lato, poi altra sua conclusione troppo alta e deviata da Mayer. Fischer le ha tentate tutte, anche un time out per riordinare le ultime idee. Tutto inutile, perché a sessanta secondi dal termine a porta sguarnita Almond ha siglato anche la quinta marcatura. Nel sottofondo dei festeggiamenti dei tifosi di casa, Steinmann ha trovato un'inutile e tardiva segnatura.
Termina dunque qui la stagione del Lugano, che si era scelto l'avversario, cercando la rivincita di un anno fa, e invece ha evidentemente sbagliato. A nulla è servito aver rimontato dopo le prime due sconfitte, segnando addirittura 7 reti a Ginevra, poi sono bastate due partite per spegnere i sogni. Fuori dunque una delle favorite, un fallimento per Fischer e i suoi. Il Servette si qualifica alle semifinali, e continua così il suo sogno.
Nelle altre serie, qualificato anche il Davos, che ha eliminato lo Zugo, mentre Zurigo e Bienne da una parte e Berna e Losanna andranno alla bella.
GINEVRA-LUGANO 5-2 (2-0, 2-0, 1-2)
Reti: 10'D'Agostini (Loeffel, Almond) 1-0, 20'D'Agostini (Almond, Vukovic) 2-0, 38'To.Pyatt (Almond, Antonietti), 3-0, 40'Ta.Pyatt (To.Pyatt, Loeffel) 4-0, 50'Maurer (Filppula, Brunner) 4-1, 59'Almond 5-1, 60'Steinmann (Kparghai) 5-2
LUGANO: Manzato; Vauclair, Kienzle; Hirschi, Andersson; Kparghai, Chiesa; Maurer; Klasen, Filppula, Pettersson; Bertaggia, McLean, Brunner; Fazzini, Steinmann, Walker; Reuille, Sannitz, Kostner; Simek.
Penalità: Ginevra 3x2', Lugano 4x2'
Note: Les Vernets, 7057 spettatori
Arbitri: Stricker, Wehrli; Borga, Tscherring
RISULTATI:
Bienne-Zurigo 3-1 (3-3), Davos-Zugo 4-3 (4-2), Ginevra-Lugano 5-2 (4-2), Losanna-Berna 2-1 (3-3)
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