Canottaggio
Due medaglie per gli armi rossocrociati
La gioia di Raphaël Ahumada e Ian Schäuble per la medaglia d’argento.
La gioia di Raphaël Ahumada e Ian Schäuble per la medaglia d’argento.
Americo Bottani
22 giorni fa
“Argento” per il doppio leggero di Raphale Ahumada e Jan Schäuble; “bronzo” per il due senza di Andrin Gulich e Roman Röösli.

La seconda regata di Coppa del mondo andata in scena nel fine settimana sull’idilliaco bacino lucernese del Rotsee non ha tradito le aspettative della viglia. Un vero e proprio gustoso antipasto per i Giochi olimpici di Parigi. Si è potuto assistere a gare estremamente combattute, alcune delle quali risoltesi con l’ausilio del photofinish. Il bilancio per quando riguarda i colori rossocrociati po’ essere considerato positivo: dei sette armi al via, ben cinque hanno raggiunto la finale A. Due le medaglie conquistate: d’argento grazie al doppio pesi leggeri, campione del mondo in carica, formato da Ian Schäuble e Raphël Ahumada e di bronzo per merito di Andrin Gulich e Roman Rössli. Il quattro di coppia femminile ha chiuso al quinto rango, a 07” dal podio, e al sesto quello maschile. Quinto rango anche per Claire Ghiirnghelli nel PR1. Da segnalare anche il primo rango nella finale B del 4 senza ed il quarto, sempre nella finale minore, della singolista Aurelia-Maxima Janzen. Eliminato nei ricuperi il doppio femminile di Salome Ulrich e Sofia Meakin. Non ha per contro preso il via l’altro doppio, formato da Jeannine Gmelin e Nina Wettstein.

Prova d’orgoglio per il doppio “leggero” di Schäuble e Ahumada

Certamente, grinta e buona tecnica non fanno difetto al doppio “leggero” rossocrociato, campione del mondo lo scorso anno a Belgrado. La partenza è tutta a tinte azzurre. In effetti Soares e Oppo lasciano i blocchi di partenza ad un ritmo infernale. Già ai 500 metri vantano oltre 1” su Irlanda e Svizzera, tallonate dalla Spagna. Ai 1000, l’Italia è sempre al comando seguita da Svizzera e dai “verdi” irlandesi. Nel finale, si assiste ad un forcing eccezionale prodotto dai due rossocrociati, sospinti dall’incitamento del folto pubblico presente, che vanno a chiudere al secondo posto ad 1”5 da Soares e Oppo. Medaglia di bronzo per i campioni olimpici di Tokyo, Fintan Mccarthy e Paul O’Donovan. Seguono Norvegia, Spagna e Belgio.

Due senza: finale a sorpresa

Tra le gare maggiormente combattute, non possiamo non citare quella del due senza che, nella prima ha visto protagonisti i britannici Oliver Wynne-Griffith e Tom George, campioni del mondo in carica e i nostri Andrin Gulich e Roman Röösli. Al passaggio dei 1000 metri il distacco fra i due era di poco superiore al secondo. Posizioni immutate al terzo rilevamento cronometrico, con i britannici sempre al comando con 1”84 sull’armo rossocrociato. Si fa sotto il Sudafrica che dalla quinta passa in terza posizione, seguito da Spagna e dalla seconda formazione della Gran Bretagna. Il finale è vitato ai deboli di cuore. La lotta per l’attribuzione delle medaglie d’argento e di bronzo è a dir poco incandescente con la Spagna che mette letteralmente il turbo e lascia per così dire sul posto Svizzera e Sudafrica, andando a cogliere un’insperata medaglia d’argento. 69 centesimi separano le tre imbarcazioni.

Il 4 di coppia femminile a 0,7” dal podio

Il quattro di coppia femminile con Lisa Lötscher, Célia Dupré, Fabienne Schweizer e Pascale Walker, ritornata tornata a far parte dell’equipaggio da soli 15 giorni, bloccata da un infortunio, ha mancato il podio per soli 0,7 secondi. Obiettivo raggiunto lo scorso anno, sempre qui sul Rotsee. “Mi sono sentita un po’ nervosa alla partenza nella gara d’esordio, venerdì. Oggi, tuttavia ho potuto esprimersi al meglio, sorretta dal calore del pubblico. Purtroppo non abbiamo avuto una partenza felice cosicché la gara è poi stata tutta in salita ” ci ha confidato la Walker. La vittoria non è sfuggita alla Gran Bretagna, campione mondiale ed europea in carica, oggi tuttavia messa in difficoltà, quantomeno nella prima parte del percorso, dalle campionesse olimpiche della Cina, terminata al terzo posto preceduta dall’Olanda. In campo maschile, il quartetto rossocrociato ha terminato la prova al sesto rango. Sul podio, nell’ordine, troviamo Olanda, Polonia e Italia.

Ottimo quinto rango per Claire Ghiringhelli nel PR1

L’atleta in forza alla Canottieri Locarno si è guadagnata la finale maggiore grazie al terzo rango ottenuto sia nell’eliminatoria che nel ripescaggio. Nell’atto conclusivo la locarnese si è classificata al quinto rango assoluto, preceduta da Germania, Israele, Norvegia e Ukraina.

Primo posto del 4 senza maschile nella finale B.

Kai Schätzle, Patrick Brunner, Tim Roth e Joël Schürch, freschi dalla qualifica per Parigi lasciano il Rotsee con un confortante primo posto nella finale B. L’armo rossocrociato ha preceduto Francia 2, Cile e Utzbekistan. Nel singolo, Aurelia Maxima Janzen, certamente già paga per aver ottenuto pochi giorni fa il pass per Parigi, si è classificata al quarto rango nella finale minore, preceduta dalla statunitense Kara Kohler, dalla lituana Leva Adomaviciuee e da Anna Prakate (UZB).