
Dopo lo 0-0 dell'andata, a Thun, questa sera il Lugano aveva un solo risultato a disposizione per continuare il suo percorso in Europa League: la vittoria. Al cospetto del Cluj, la squadra di Mattia Croci-Torti è stata sicuramente all'altezza della situazione. Dimostrando di meritare il passaggio al terzo turno di qualificazione. In Romania, al fischio finale, il risultato ha però sorriso ai padroni di casa: 1-0 e Lugano spedito in Conference League, dove dovrà vedersela con una vecchia conoscenza, lo Celje.
Nel primo tempo, di fatto, c'è stata solo una squadra in campo: il Lugano, già. I bianconeri hanno dominato in lungo e in largo, sia in termini di possesso sia pensando alle occasioni create. Una, in particolare, ha fatto gridare al gol tanto i tifosi quanto mister Croci-Torti: quella capitata sui piedi di Koutsias dopo un'ottima imbeccata di capitan Steffen. Peccato, davvero. «Sicuramente abbiamo approcciato bene la gara» ha non a caso sintetizzato Zanotti, alla pausa, ai microfoni della RSI. «Dobbiamo essere più veloci e verticali» ha aggiunto l'esterno, quasi a voler suggerire la ricetta per espugnare il Constantin Rădulescu di Cluj-Napoca.
E il Lugano, in un certo senso, è stato verticale, anzi verticalissimo a inizio ripresa. Dopo una corta respinta, infatti, Behrens ha tirato dritto per dritto trovando un eurogol da consegnare agli annali. Tutto molto bello, diciamo pure troppo. E infatti l'arbitro, dopo la chiamata del VAR, ha annullato per un tocco di mano. Da un gol annullato a un altro: Behrens, ancora lui, si è fatto trovare prontissimo su una sponda di Steffen al 67' e, da pochi passi, ha trovato la rete del vantaggio. Dopo un'altra revisione al VAR, incredibile ma vero, l'arbitro ha nuovamente negato la gioia del gol all'attaccante. Chiamatela pure sfortuna. La squadra bianconera, di sicuro, anche nella ripresa è stata la sola ad aver cercato con forza e insistenza il gol. O, se preferite, la vittoria.
La rete, entro i novanta e oltre minuti di partita, non è arrivata. Nonostante il Lugano, appunto, abbia insistito per cercarla. E così, le due squadre si sono lasciate sullo 0-0: largo ai supplementari, insomma. Supplementari iniziati con un brivido, dato che il Cluj si è reso pericolosissimo dalle parti di Saipi, nella circostanza salvato dal palo dopo un intervento tutto fuorché salvifico. È il preludio al gol del Cluj, arrivato al 96' contro l'andamento del gioco e con un Saipi di nuovo incerto: di Sinyan la rete del vantaggio. Il Lugano, evidentemente, ha provato subito a reagire, incappando però una volta di più nella sfortuna, a immagine della traversa colpita da Bislimi. Ma anche della serpentina a inizio del secondo tempo supplementare con protagonista Bottani. La stanchezza, nei minuti successivi, ha fatto il resto, consegnando la qualificazione (oseremmo dire immeritatamente) al Cluj.