Hockey
Divieto di striscioni e tamburi, il tifo organizzato luganese diserta Ginevra
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 anni fa
Dopo il terzo episodio in cui la tifoseria bianconera ha acceso mezzi pirotecnici all’interno di un impianto, la National League ha deciso di applicare il regolamento. A partire da domani a Ginevra e fino a nuovo avviso, in occasione delle partite in trasferta, i tifosi dell’HCL non potranno portare in pista materiale per il tifo.

I gruppi organizzati C.N.L. ’21 e Old School della Curva Nord Lugano non saranno presenti domani sera a Ginevra in occasione di Gara 1 dei quarti di finale dei playoff. Il motivo, spiegato dagli stessi tifosi, è dovuto al divieto assoluto di portare in trasferta striscioni, megafoni, tamburi e bandiere, “privando così la curva della sua anima e dei suoi colori”.

Le motivazioni

La National League ha informato l’Hockey Club Lugano che, dopo il terzo episodio in cui la tifoseria bianconera ha acceso mezzi pirotecnici all’interno di un impianto, oltre alle multe di rito, ha deciso di applicare il severo regolamento in vigore. A partire da domani a Ginevra e fino a nuovo avviso, “in occasione unicamente delle partite in trasferta, i tifosi dell’HCL non potranno portare in pista bandiere, striscioni, tamburi, megafoni e ogni altro materiale per il tifo. Saranno vietate pure le coreografie”. In caso di nuove infrazioni, il regolamento della National League “prevederebbe un ulteriore inasprimento delle sanzioni, fino ad arrivare alla chiusura del settore ospiti”.

Tentativi di “sensibilizzazione”

Il club biancogiallonero, si legge in un comunicato, è in stretto contatto con la tifoseria organizzata per sensibilizzarla su questa decisione e per trovare le migliori soluzioni “affinché i giocatori possano continuare ad avere anche fuori casa l’importante aiuto dei propri sostenitori”.

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