
Dopo gli episodi arbitrali che hanno sfavorito il Lugano in quel di Basilea, il tecnico bianconero Mattia Croci-Torti commenta amareggiato le prese di posizioni degli arbitri il giorno successivo alla partita. L'allenatore momò parla pure, in conferenza stampa, della corsa al titolo, degli infortuni e della, ormai sfumata, Conference League.
Torti arbitrali
La sconfitta di Basilea, maturata anche dopo un espulsione non data a Albian Ajeti, è ancora una ferita aperta. A turbare il tecnico del Lugano non è l'errore arbitrale, ma è la mancata chiamata del VAR e la presa di posizione dei direttori di gara il giorno dopo: terza volta che accade in stagione. "Penso che la cosa che, a freddo, dia più fastidio, è che gli arbitri dicano di aver sbagliato il giorno successivo", spiega il 'Crus'. "È già la terza volta che succede. Una volta è la finale, una volta a Yverdon e l’altra è una partita che ci può portare a -1 dalla vetta. Siamo dispiaciuti perché non capiamo come sia possibile che qualcuno in sala VAR non abbia potuto correggere la decisione. Non abbiamo mai fatto grandi scandali o polemiche. Il rosso a Basilea avrebbe incanalato la partita in un’altra direzione. Tre volte di fila, vedersi giustificare il giorno dopo, inizia ad essere un po’ troppo", afferma l'allenatore del Lugano.
Sogno sfumato?
I tre punti persi a Basilea staccano il Lugano di ben sette lunghezze dalla vetta, posizione occupata proprio dai renani. Il 'Crus' però non nega che un pensiero al titolo c'è ancora: "Noi crediamo che abbiamo giocatori che -se riescono a trovare una tendenza o un flow ancora positivo, come abbiamo trovato in altri momenti della stagione- mi permettono di crederci ancora. Se vengo a dirti che 'accetto di non vincere il campionato', non sono l’uomo giusto per questa società", dichiara l'allenatore bianconero che apre anche ad un pensiero sui numerosi infortuni capitati alla sua squadra: "Quando le cose non vanno bene, bisogna essere in grado di fare autocritica e ti assicuro che in questo spogliatoio ce n’è. Ti assicuro inoltre che non siamo contenti di questa situazione", sostiene.
Il rammarico europeo
La Fiorentina ha superato il Celje, squadra slovena che ha eliminato il Lugano, ma non senza qualche difficoltà. Aumentano i rammarichi per non aver colto i quarti di finale e lo conferma anche il tecnico bianconero: "Ci hanno dato dei deficienti perché abbiamo perso dal Celje, squadra che ha preso a pallonate la Fiorentina gli ultimi 25 minuti. Se De Gea non avesse fatto le ultime tre parate sarebbe finita diversamente. Abbiamo avuto il 66% di possesso palla e il doppio di occasioni in Slovenia e ci hanno dato dei deficienti. La Fiorentina ha fatto peggio ed è considerata una squadra più forte. La verità è che queste squadre sono più efficienti di noi. Il rammarico c’è, ma noi non siamo lì perché abbiamo fatto degli errori. Fa male? Sì. Dobbiamo migliorare? Sì. Ieri ho guardato la partita con un nodo in gola", conclude Mattia Croci-Torti.