
Tutti lo vogliono, tutti lo cercano. Al momento lui non può parlare ma forse, presto lo farà. Nel frattempo noi vi raccontiamo qualcosa in più di Elvis Merzlikins, uno dei simboli di questo Lugano che pare finalmente aver imboccato la “retta via”.
Torniamo indietro di qualche anno. È lì che inizia l’avventua ticinese di questo giovane lettone.
Il piccolo Elvis, a 8 anni, in compagnia della madre giunge in Ticino per ragioni famigliari.
Il ghiaccio della Resega diventa ben presto casa sua. Malgrado la giovane età si capisce subito che la pasta è buona.
Dopo 3 anni con la maglia bianconera addosso Merzlikins lascia la Svizzera e rientra in patria, la sua avventura sul Ceresio s'interrompe ma non termina.
Si, perché qualche anno dopo, il settore giovanile bianconero si trova confrontato con una carenza di numeri uno per la categoria Novizi. A qualcuno viene alla mente quel giovane lettone che tanto aveva impressionato. Ci vuole poco e Merzlikins torna alla Resega riprendendo da dove aveva lasciato. Dai novizi, agli Juniori alla prima squadra in un crescendo tanto rapido quanto eclatante.
Tra chi allora ha contribuito a riportare il 19enne portiere a Lugano, c’è anche Sandro Bertaggia, in quegli anni impegnato nel settore giovanile dei bianconeri.
“Come settore giovanile avevamo bisogno di un portiere per i Novizi. Ci siamo ricordati delle sue doti, aveva già la giusta grinta. Era come è oggi con un orgoglio quasi indomabile e con un grande voglia di crescere.”
E sempre proprio all’ex grande numero 2 abbiamo chiesto di spiegarci cosa rende così speciale Merzlikins. “Ama l’agonismo e la competizione. In lui si vede la grande passione per l’hockey. Che giochi con gli Elite o con la prima squadra lui dà sempre tutto.”
Il pubblico ticinese, pur senza sentirlo parlare, ha già imparato a conoscere Merzlikins. Uno che non passa inosservato, un personaggio fuori dagli schemi. “Ma tutti i portieri hanno un carattere un po’ particolare – ci ha detto Bertaggia - Lui è espansivo, è uno esuberante. Bisogna fare solo attenzione a non andare troppo su quando le cose vanno bene e troppo giù quando vanno male.”
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata