Hockey
Cereda rompe il silenzio: “Mi manca l’adrenalina, ma sto ritrovando equilibrio”
©Gabriele Putzu
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Redazione
5 ore fa
Dopo l’addio all’Ambri, l’ex allenatore biancoblu racconta delusione, autocritica e rinascita personale: "Parlare apertamente e con onestà era per me fondamentale". Il lato emotivo è stato il più difficile: "Dirlo ai miei figli è stato molto toccante".

Luca Cereda rompe il silenzio cinque settimane dopo il suo addio all’Ambri e racconta come ha vissuto quel momento. In una lunga intervista al Blick, l'ex allenatore biancoblu dice di stare “complessivamente bene”, anche se ci sono giornate in cui “mi manca davvero l’adrenalina dell’azione, quella sensazione che arriva solo quando sei immerso nel lavoro quotidiano della pista”.

"La prima emozione è stata la delusione"

Cereda racconta che i segnali della conclusione del rapporto con l'Ambrì erano evidenti già dieci giorni prima della conferenza stampa, quando aveva chiesto un incontro privato con la dirigenza del club che non è mai avvenuto. Due giorni prima dell’annuncio, capisce insieme a Paolo Duca che la società aveva già parlato con un altro allenatore: "La prima emozione è stata la delusione, perché per me il principio fondamentale è sempre stato quello di parlare apertamente e con onestà, soprattutto quando si tratta di decisioni così importanti".

"Continuo ad analizzare il mio operato"

Al Blick Cereda non nega che i risultati fossero mancati, ma precisa che "non è mai venuto meno l’impegno o il rispetto. La squadra ha fatto ciò che chiedevamo: a volte meglio, a volte meno. Non siamo riusciti a vincere più partite". Più che recriminare, sente il peso dell’autocritica: "Continuo ad analizzare cosa ho fatto bene e cosa si sarebbe potuto fare diversamente. Mi serve per imparare in vista di situazioni simili in futuro. Magari non avrei potuto cambiare nulla, magari qualche dettaglio".

"Guardo le partite in TV ma non sono ancora tornato in pista"

L'ex allenatore biancoblu non si è sentito in colpa per come se n'è andato: "Credo di essermi comportato bene". Ma non ha potuto salutare la squadra: "Ho avuto solo contatti individuali con alcuni giocatori. Per me va bene così. Finora non sono ancora tornato in pista: è ancora troppo fresco. Ma ho guardato quasi tutte le partite dell’Ambri in TV. Avevo davvero bisogno di staccare. Tornare subito in pista sarebbe stato strano anche per i nuovi allenatori".

"Dirlo ai miei figli è stato molto toccante"

Il lato emotivo è stato il più difficile: "Dirlo ai miei figli è stato molto toccante. Una delle mie figlie voleva assolutamente accompagnarmi alla conferenza stampa, e questo mi ha toccato profondamente». Per ritrovare equilibrio ha cercato la natura: "Sto molto nella natura, da solo, per recuperare serenità ed energie. La tranquillità mi fa bene, mi permette di respirare e di mettere ordine dentro di me".

"Non so se ho già l’energia per ricominciare"

Sul futuro Cereda resta aperto: "Non so se ho già l’energia per ricominciare… ma se arrivasse qualcosa che mi prende e mi dà emozioni, allora perché no". Magari come successore di Fischer come prossimo allenatore della Nazionale? "Non so nemmeno se lui abbia intenzione di lasciare. È una sfida particolare. Ma non ci sto ancora pensando. Sarebbe ovviamente un grande onore lavorare per la Nazionale", conclude Cereda.