Canottaggio
CdM di Varese: buona la prima per gli armi svizzeri
Americo Bottani
un mese fa
Quattro equipaggi rossocrociati hanno raggiunto la finale A in programma domenica, dove saranno presenti anche doppio e quattro di coppia femminile.

Si è chiusa la prima giornata di Coppa del mondo dedicata alle batterie eliminatorie. Dei 10 equipaggi rossocrociati in gara ben 4 hanno raggiunto la finale A in programma domenica: due e 4 senza, 4 di coppia e doppio maschile pesi leggeri . Nell’atto conclusivo ci saranno pure doppio e quattro di coppia femminile, oggi in gara definita “preliminare” in quanto al via v’erano meno di 6 equipaggi.

In semifinale avremo i singolisti Aurelia-Maxima Janzen, Salome Ulrich e Andri Struzina, per l’occasione al via nel contesto élite. Dovrà passare ai ricuperi, in programma domani, il doppio femminile “leggero” di Frédérique ed Eline Rol.

Due senza maschile gli elvetici Gulich e Rössli in evidenza

V’era molta attesa, in particolare, per la prova del due senza per la presenza nella seconda batteria dei nostri Andrin Gulich e Roman Röösli, campioni del mondo 2023 a Belgrdo e dei fratelli croati Valent e Martin Sinkovic ritornato alla specialità della punta dopo un fruttuoso passato nella coppia. Sono proprio quest’ultimi ad aprire le danze col piede “pesante” sull’acceleratore, seguiti da Italia e dall’armo rossocrociato. Al passaggio dei 1000 metri sono gli elvetici a passare al comando, seguiti da Croazia e Italia. Posizioni che restano immutate fino al traguardo.

Prova d’orgoglio del quattro senza maschile

Kai Schätzlre Tim Roth, Patrick Brunner e Joel Schürch, grazie ad una prova d’orgoglio, hanno dimostrato che la qualifica per Parigi non dovrebbe ormai più in discussione. La gara è vissuta sul duello “ravvicinato” con la temibile formazione tedesca che si è risolta a favore di Schätzle e compagni per soli 10 centesimi. Più staccate, nell’ordine, Olanda, Danimarca e Irlanda.

Tutto da copione per il doppio” leggero” rossocrociato

Raphaël Ahumada e Jan Schäuble, medaglia di bronzo” ai mondiali 2023 non hanno tradito le attese della vigilia. Sempre al comando sin dalle prime battute, l’armo rossocrociato ha saputo mantenere a debita distanza la pur quotata formazione azzurra di Niel Torre e Giovanni Borgonovo. Poco meno di 4” il distacco al termine dei 2000 metri.

Conferme anche dal 4 di coppa maschile

Già qualificato per i GO di Parigi il quartetto rossocrociato ha saputo tener testa ai campioni del mondo dell’Olanda. Un secondo posto bene augurante per la finale maggiore. Alle spalle dei rossocrociati troviamo Germania, Ukraina e Norvegia.

L’assenza per infortunio di Pascal Walker si è fatta sentire nel quartetto femminile che ha chiuso i preliminari al quarto rango preceduto da Ukraina, Olanda e Gran Bretagna.

Da rivedere il doppio femminile

Il debutto del doppio di Jeannine Gmelin e Nina Wettesteinha lasciato qualche dubbio. L’armo rossocrociato non è quasi mai entrato nel vivo della gara, chiudendo al quinto rango, staccato di oltre 5” dalla formazione italiana. Maggiori indicazioni le potremo avere nella finale di domenica.

Singolo: gioie e dolori

Andri Struzina, campione mondiale in carica nel contesto dei “leggeri”, A Varese si è cimentato negli élite dimostrando di avere i numeri per recitare un ruolo di primo piano anche in questa categoria. Il portacolori del SC Zugo ha superato di slancio sia l’eliminatoria che i quarti dove è stato preceduto unicamente dal tedesco Oliver Zeidler, campione mondiale in carica. Domani in semifinale sarà confrontato con il brasiliano Lucas Verthein Ferreira, il croato Damir Martin, il belga Tim Brys, l’italiano Davide Mumolo e lo spagnolo Daniel Gutierrez.

In campo femminile, nell’eliminatoria, Aurelia-Maxim Janzen, ancora al comando al passaggio dei 1500 metri s’è vista superare dalla 33enne Irlandese Sanita Purspure, campionessa mondiale 2019 e dall’ucraina Yevheniia Dorhodko. Grazie al secondo rango nei ricuperi, preceduta dalla paraguaiana Nicole Martinez, la portacolori della società malcantonese sarà di scena domani nella semifinale., così come Salome Ulrich, terza classificata nel ripescaggio.