Canottaggio
CdM di Varese: “argento” per due senza e doppio pesi leggeri
Americo Bottani
24 giorni fa
Aurelia-Maxima Janzen chiude al secondo posto nella finale B.

Si è conclusa con la sempre spettacolare gara dell’otto maschile con protagonisti Gran Bretagna, Olanda e Germania, classificatesi nell’ordine la prima regata di Coppa del mondo avvalorata dalla presenza di 169 equipaggi in rappresentanza di 33 nazioni. Il bilancio per i colori rossocrociati può essere considerato senz’altro positivo: 10 equipaggi al via, 7 dei quali hanno raggiunto la finale A. Due le medaglie conquistate grazie ad Andrin Gulich e Roman Röösli nel due senza élite e al doppio pesi leggeri di Raphaël Ahumada e Jan Schäuble. Nel medaglie la Svizzera si colloca al quinto rango, unitamente a Irlanda e Danimarca, preceduta da Olanda, Gran Bretagna, Germania e Norvegia. Tutto ciò fa ben sperare per il prosieguo della stagione, in particolare pensando ai Giochi olimpici di Parigi ai quali la Svizzera ha già qualificato 4 equipaggi. Altri se ne potrebbero aggiungere in occasione della prova supplementare in programma a maggio sul Rotsee. Penso, in particolare, al 4 senza maschile, oggi quinato classificato a 1”34 dal podio.

Due senza: prova d’orgoglio

Si sapeva che la finale sarebbe stata estremamente combattuta. Gulich e Röösli ne erano ben coscienti. È l’armo danese, “bronzo” ai GO 2021 a uscire di forza dai blocchi di partenza, seguito dai britannici e dagli svizzeri, campioni del mondo in carica. La situazione non muta sino al passaggio dei 1500 che vede transitare la formazione britannica seguita da Svizzera e Danimarca. Vince la Gran Bretagna con un crono di 6’18”62, seconda la Svizzera staccata di soli 0,6 centesimi e dalla Danimarca a 3”19 che certamente ha pagato dazio per lo sforzo profuso nella prima parte del percorso. Più staccate Croazia 1 dei plurititolati Valent e Martin Sinkovic, Croazia 2 e Italia.

Doppio pesi leggeri: galeotti gli ultimi metri di gara

Partenza veloce dell’armo elvetico di Ahumada e Schäuble che cerca di scappare, tallonato da vicino dalle due formazioni azzurre che procedono bene sul passo senza troppo forzare. Nel secondo quarto è l’armo azzurro di Oppo e Soares ad aumentare in progressione il ritmo. La Svizzera, comunque, riesce a mantenere un leggero margine sui più diretti inseguitori. Dopo i 1000 metri, l’Italia si avvicina sempre di più ai vice campioni del mondo. Il finale è da cardiopalma. Ahumada e Schäuble si sentono ormai al sicuro ma vengono sorpresi dal serrate fulminante degli azzurri che, con un ricupero incredibile, vanno a vincere nel tempo di 6’10”46 con un margine di soli 0,40 centesimi sugli increduli rossocrociati.

Note positive anche sulle barche “lunghe”

Pur se fuori dal podio le tre barche “lunghe” rossocrociate (4 di coppia, femminile e maschile e quattro senza) non hanno deluso le aspettative, soprattutto, come già detto per quanto attiene il 4 senza di Kai Schätzle e compagni. Nel quattro di coppia, in campo maschile Maurin Lange e compagni hanno concluso la prova al 4° rango, gara dominata dai campioni del mondo dell’Olanda. Fra le donne, il quartetto rossocrociato “orfano” di Pascale Walker, non ancora al meglio dopo un infortunio in allenamento, si è classificato al 5° rango alle spalle di Ukraina Olanda, Germania e Gran Bretagna. Poca gloria, infine, per il doppio “leggero” di Eline Rol e Olivia Nacht (6° rango) e per il doppio élite di Jeannine Gmelin e Nina Wettstein, (5°).

Aurelia-Maxima Janzen comabattiva

Aurelia-Maxima Janzen, ha dimostrato nella finale B disputata in prima mattinata ha messo in mostra una combattività inaspettata. La 21enne  atleta in forza alla società remiera malcantonese ha saputo rivaleggiare ad armi pari con la temibile ucraina Yevehiia Devhodko lungo l’intero percorso. Solo 60/100 separavano le due atlete sulla linea del traguardo. L’altra rossocrociata in gara, la lucernese Salome Ulrich ha chiuso al quinto rango, staccata di oltre 10”. In campo maschile, il peso leggero Andri Struzina, al via a Varese nel contesto élite ha portato a compimento la sua missione sulle acque varesine con un decimo rango assoluto, quarto nella piccola finale, preceduto da Irlanda 2, Portogallo, e Brasile.  Per l’atleta zughese si è trattato di un utile banco di prova in vista degli Campionati europei in programma a fine a aprile a Szeged (Ungheria) dove sarà al via nella sua naturale categoria.

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