Sport
Causa maxi-caduta al Tour de France, chiesti 4 mesi
La 31enne aveva esposto il cartello “Allez Opi-Omi” e aveva fatto cadere circa cinquanta corridori a 45km dall’arrivo della prima tappa

La ragazza con la mantellina gialla e il cartello “Allez Opi-Omi” al Tour de France sarà sicuramente una di quelle scene emblematiche che difficilmente dimenticheremo. La giovane, lo ricordiamo, aveva fatto finire a terra una cinquantina di corridori a 45 km dall’arrivo dalla prima tappa e alcuni dei quali costretti al ritiro per aver riportato seri danni fisici.

Proprio per questo motivo oggi la giovane è comparsa in Tribunale dove il procuratore pubblico Solenn Briand ha chiesto quattro mesi con la condizionale. Il cartello esposto dalla 31enne era andato a cozzare con il ciclista Tony Martin che aveva poi praticamente trascinato a terra il resto del gruppo. Briand ha sottolineato che la giovane “ha riconosciuto la pericolosità del suo comportamento”. Il suo avvocato Julien Bradmetz l’ha definita come “fragile” chiedendo lo svolgimento del processo a porte chiuse.

Inizialmente il Tour de France aveva espresso l’intenzione di far causa alla donna, ma in seguito ha fatto marcia indietro, in modo da “appianare le cose”. Diverso il punto di vista dell’organizzazione internazionale Ciclisti professionisti associati sottolineando la pericolosità dell’accaduto.

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