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Canottaggio: bronzo per la singolista Lina Kühn
Lina Kühn mostra orgogliosa la medaglia bronzo, la seconda quest’anno, dopo quella agli Europei di Monaco
Lina Kühn mostra orgogliosa la medaglia bronzo, la seconda quest’anno, dopo quella agli Europei di Monaco
Americo Bottani
2 anni fa
Il 4 di coppia maschile con il luganese Leonardo Salerno s’impone nella finale B

È calato il sipario sull’edizione 2022 dei campionati mondiali U23 e U19 che hanno avuto quale splendido scenario della Schiranna sul lago di Varese.

Ieri abbiamo riferito sulle prove riservate alla categoria U23 che hanno regalato due prestigiose medaglie ai colori rossocrociati grazie ai singolisti Aurelia Maxima Janzen e a Gian Struzina nei pesi leggeri. Oggi sono andate in scena le finali degli U19. Due gli equipaggi rossocrociati in gara nella finale A. Nel singolo femminile è arrivata la tanto attesa medaglia, di bronzo per l’occasione, grazie all’atleta del RC Erlenbach, Lina Kühn che ha in tal modo bissato quella ottenuta lo scorso mese di maggio a Monaco in occasione degli Europei di categoria. Nel doppio maschile, Ivi Löpfe e Ondrej Zedka, già in forte ritardo al primo rilevamento cronometrico dei 500 metri, hanno concluso la prova al quinto rango precedendo unicamente la formazione della Croazia. Sul podio, nell’ordine, troviamo, Germania, la sorprendente Turchia e Italia.

La Kühn ha offerto una prestazione di tutto rispetto anche se rimane un po’ l’amaro in bocca per la medaglia d’argento sfuggita proprio negli ultimi metri per non aver saputo contrastare la rimonta dell’azzurra Aurora Spirito, sorretta dall’incitamento del numeroso pubblico accorso alla Schiranna. Solo 82/100 separano le due contendenti. Un’inezia! Sul gradino più alto del podio troviamo la greca Aikaterini Gkogkou, oggi inarrivabile, che ha fatto segnare un crono di tutto rispetto: 7’35”64, considerate le condizioni non facili del lago.

In mattinata si sono disputate le cosiddette finali “minori”. Nella finale B, che attribuiva i posti dal 7° al 13° rango, il quattro di coppia con il luganese Leonardo Salerno e completato da Gian Luca Egli, Nicolas Berger e Alexander Bannwart, ha offerto una prova di assoluto valore, ciò che ha consentito di assicurarsi il primo posto con un crono di 5’57”20 (il migliore di quelli fatti registrare nelle prove precedenti), lasciando al secondo rango la formazione dell’Ucraina staccata di soli 17/10. Un risultato che colloca l’armo rossocrociato al 7° rango assoluto nella gerarchia dei valori mondiali, il che fa ben sperare per il futuro. Alle spalle di Svizzera e Ucraina, troviamo, nell’ordine, Romania, Stati Uniti, Olanda e Bulgaria.

Nella finale B del doppio femminile, 4° rango per Alexa von der Schulenburg e Flavia Lötscher, ciò che equivale al 10° rango assoluto. Identico piazzamento, ma nella finale C per il singolista romando Nicolas Chamber.

Per quanto concerne gli svizzeri, pronostico rispettato: 4 equipaggi nei primi 10. Certamente molto resta ancora da fare per tenere il passo della concorrenza che diventa vieppiù molto agguerrita. Ne fatto fede i valori cronometrici fatti registrare anche da atleti appartenenti a nazioni, sino a non molto tempo fa, considerati di “seconda fascia. Lo staff tecnico dei Swiss Rowing è avvisato.

Anche negli U19 il medagliere parla a favore dell’Italia. Ben 9 i sigilli conquistati dalla truppa capitanata da Giuseppe Abbagnale: 2 d’oro, 6 d’argento e 1 di bronzo. Seguono: Germania con 8 (2, 2, 4), Romania, Grecia e Gran Bretagna con 4 e Stati Uniti con 3.

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