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Brescia esulta: "Lara, una di noi!"
Redazione
12 anni fa
Grandi festeggiamenti in provincia di Brescia per la medaglia d'argento della "svizzero-bresciana" Lara Gut

In Ticino sono in molti a non amare la più forte sciatrice svizzera del momento, Lara Gut. C'è pure chi non la ritiene nemmeno più ticinese: immancabilmente, ogni volta che in un articolo scriviamo "la ticinese Lara Gut" qualcuno ci scrive per farci notare che, in realtà, sarebbe svittese, visto che è in quel Cantone che ha trasferito il domicilio fiscale. Ma se nel nostro Cantone Lara ha i suoi detrattori, lo stesso non si può dire nella provincia di Brescia, dove ieri si è brindato per la medaglia d'argento. E oggi, i giornali bresciani hanno tutti elogiato l'exploit della "svizzero-bresciana Lara Gut", che con il suo argento ha fatto "risplendere Brescia". "Sul primo podio di Schladming si parla anche bresciano" ha scritto, ad esempio, il quotidiano Brescia Oggi. Un amore, quello dei bresciani per Lara Gut, che deriva dalle origini di sua madre, Gabriella Almici, originaria del paese di Zone, in provincia di Brescia, appunto. E gli abitanti di Zone, incuranti del fatto che fu già il nonno della madre di Lara Gut, molti anni fa, a emigrare in Svizzera, continuano a considerare Lara una di loro. Ieri erano tutti assiepati davanti agli schermi nei bar del paese per assistere alle gesta della loro beniamina. Forse in Ticino qualcuno potrebbe imparare dai bresciani a coccolare quello che è attualmente il più grande talento dello sci rossocrociato. E magari a perdonarle qualche peccatuccio, che è ben poca cosa di fronte alla gloria che Lara sta regalando al suo Cantone, il Ticino, e al suo Paese, la Svizzera, in un periodo di vacche così magre. AS

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