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Biasca in 2a? Solo una provocazione
Redazione
14 anni fa
Il direttore sportivo del Biasca Alessandro Grigoletto chiarisce la posizione del club dopo le indiscrezioni uscite ieri a mezzo stampa

Nessuna auto-relegazione in Seconda Lega Regionale. No, il Biasca continuerà a lottare sul campo e a provare ad essere protagonista nel campionato di Prima Lega. Questa è la risposta ufficiale, attraverso il direttore sportivo del club Alessandro Grigoletto, alle indiscrezioni uscite ieri sulla stampa in merito alla possibilità che i rivieraschi lascino il terzo torneo più importante del calcio svizzero e scendano di due categorie per questioni economiche. Come noto, il Biasca occupa il decimo posto del campionato, una posizione ancora a rischio, ancorchè provocata da tutta una serie di infortuni.  In assenza del presidente Stefano Scolari, all'estero per vacanza, abbiamo chiesto a Grigoletto di spiegare la posizione della società in merito a queste indiscrezioni. "Ho letto e sentito la notizia (riportata da Radio Fiume Ticino, ndr). Ma posso dire che si tratta di una provocazione del presidente Scolari, il quale è rimasto male per la mancata risposta di un paio di sponsor circa il loro sostegno futuro al Biasca. Credo che il presidente, così come tutto il comitato, abbia bisogno di sentire l'appoggio di tutti, in particolare di coloro che dovrebbero darci una mano". Ma la situazione è davvero compromessa? "No, ripeto: si tratta di una provocazione, del classico sasso lanciato nello stagno, un pò come ha fatto l'Ambri Piotta nei giorni scorsi Sono sicuro che tutto si aggiusterà . Il Biasca è una società importante, che ha dei progetti e vuole essere protagonista in Prima Lega".  Ci pare però di capire che da soli Scolari e soci non possono più andare avanti. "Certo, abbiamo bisogno del sostegno esterno. La gente deve capire che il Biasca è una società molto attiva, una sorta di polo per questa regione. Una società nella quale tutti si impegnano al massimo per fare calcio nel migliore dei modi".  mauro antonini

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