Canottaggio
Aurelia Maxima Janzen regina del mondo: l’oro è svizzero!
Aurelia Maxima Janzen orgogliosa per il più che meritato “oro”
Aurelia Maxima Janzen orgogliosa per il più che meritato “oro”
Americo Bottani
14 ore fa
U23 di Poznań: la Svizzera chiude in bellezza. Ottimo bilancio finale per la delegazione rossocrociata

Una giornata da incorniciare per il canottaggio svizzero ai Mondiali U23 sul lago Malta di Poznań, in Polonia. Dopo il bronzo conquistato ieri dal due senza romando di Chambers e Critchley, è arrivata oggi l’apoteosi: Aurelia Maxima Janzen ha dominato la finale del singolo femminile conquistando la medaglia d’oro e confermandosi ai vertici mondiali della categoria.

Aurelia Janzen d’oro: gara senza storia

Quella dell’atleta malcantonese è stata una prestazione di assoluto livello. In acqua con le sue inconfondibili pale Macon, la Janzen ha aggiunto alla sua già straordinaria collezione personale la quinta medaglia mondiale U23, la seconda d’oro dopo il titolo del 2023, a cui si sommano tre argenti. Un bottino che la colloca al secondo posto assoluto nella storia del canottaggio U23 in termini di medaglie vinte da un singolo atleta.La finale odierna non ha riservato sorprese. Già favorita alla vigilia dopo aver dominato batterie e semifinali, la Janzen ha lasciato solo l’illusione alla greca Eleni Diavati, al comando nei primi 500 metri con un vantaggio simbolico di 0”06. Poi il cambio di ritmo: agli 800 metri la svizzera prende la testa della gara e non la molla più. Ai 1000 metri il margine è già di oltre un secondo, ai 1500 sfiora i 6”, per chiudere con un vantaggio monstre di oltre 10 secondi sul traguardo. Argento alla greca Diavati, bronzo all’australiana Romy Cantwell (staccata di ben 13”50). Una vittoria mai in discussione per la Janzen, che ha scelto di focalizzarsi sugli U23 per poter gestire al meglio il doppio impegno con gli studi di medicina. Per lei, il prossimo anno, inizierà la sfida nella categoria élite.

Quattro di coppia maschile: onorevole sesto posto

Nessun rammarico per il quattro di coppia maschile svizzero, che ha chiuso la finale A al sesto posto. Forte di un accesso alla finale già sofferto, l’equipaggio elvetico ha onorato l’impegno con determinazione, ben consapevole del livello altissimo della concorrenza. Un risultato più che dignitoso.

Il quattro di coppia femminile domina la finale B

Ottima prestazione del quattro di coppia femminile composto da Flurina Parrillo, Lotta Plock, Seraina Stirnimann e Zoé Heer, che si è imposto con autorità nella finale B, precedendo nettamente la Romania con un margine di oltre 15 secondi. Una gara senza storia, condotta al comando fin dalle prime palate con un ritmo elevatissimo (38–39 colpi al minuto). Peccato solo per quei 1”45 che avevano impedito l’accesso alla finale A. Ma il potenziale c’è, e il futuro promette bene per questo giovane e ben affiatato quartetto.

Un bilancio elvetico che vale oro

La delegazione svizzera lascia Poznań con un bilancio estremamente positivo. Su 10 equipaggi al via, ben 4 hanno raggiunto la finale A, con un bottino complessivo di due medaglie (oro e bronzo) e 9 barche classificate tra le prime 10. Numeri che valgono alla Svizzera il settimo posto nel medagliere per nazioni, davanti a potenze storiche del canottaggio come Cechia, Olanda, Germania, Polonia, Nuova Zelanda e Romania. Un risultato che conferma la qualità del lavoro svolto, e soprattutto il grande futuro che attende il remo rossocrociato.

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