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Il consigliere federale Ueli Maurer: dalla politica alla voga
Seduto in barca, Franz Fischer. In piedi, in primo piano il consigliere federale Ueli Mauer. Al suo fianco il presidente onorario della Federazione internazionale delle società di canottaggio (FISA), avv. Denis Oswald.
Seduto in barca, Franz Fischer. In piedi, in primo piano il consigliere federale Ueli Mauer. Al suo fianco il presidente onorario della Federazione internazionale delle società di canottaggio (FISA), avv. Denis Oswald.
Americo Bottani
4 anni fa
Franz Fischer ha deciso di farsi da parte per assumere altri ruoli all’interno della Federazione svizzera delle società di canottaggio

Dopo 22 anni trascorsi all’Ufficio federale dello sport (BASPO), durante il quale ha avuto modo di selezionare 779 atleti spicco, tra cui 88 donne per la scuola reclute di Macolin come sportivi, Franz Fischer ha deciso di farsi da parte per assumere altri ruoli all’interno della Federazione svizzera delle società di canottaggio. Nella foto, si riconoscono, oltre a Fischer (seduto in barca) il consigliere federale Ueli Maurer, scattata in occasione del passaggio di Maurer da responsabile del Dipartimento della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) a quello delle finanze e il presidente onorario della Federemo internazionale, l’avv. neocastellano Denis Oswald.

Fischer non intende entrare nel mondo dei pensionati. Anzi! Per conto di SWISS ROWING, Franz Fischer si sta dedicando alla sua più grande soddisfazione, ossia supportare e accompagnare i vogatori nella loro pianificazione della carriera a lungo termine. Il suo primo impatto con la sua nuova realtà professionale è avvenuto lo scorso mese di febbraio durante il campo di allenamento di Gavirate.

L’abbiamo incontrato recentemente presso il centro remiero nazionale di Sarnen.

Franz, perché ti sei buttato su questa nuova attività?

“Tra i 16 e i 25 anni la pianificazione della carriera è di fondamentale importanza per ogni atleta ambizioso. Dal punto di vista sportivo ma anche per quanto potrà avvenire al termine della carriera agonistica. Per anni ho avuto modo di tenere interviste di selezione con gli aspiranti dei migliori sportivi di tutte le discipline per conto dell’Ufficio federale dello sport (BASPO). In queste occasioni sono emerse alcune esigenze che non sono state riconosciute e accettate in molte associazioni”.

Qual è il tuo obiettivo?

“Prendermi cura di tutti quei canottieri che aspirano a far parte delle squadre nazionali. Per questo sono necessari: un piano di vasta portata e un percorso attuabile per ogni singolo atleta. Solo quando la prospettiva a lungo termine è chiara, gli atleti possono concentrarsi al 100% sulle prestazioni atletiche. Molto probabilmente vedrò il mio ruolo come quello di un life coach. Sono felice perché posso affrontare questo progetto col pieno appoggio di SWISS ROWING che sta giocando un ruolo pionieristico positivo”.

Come è nato questo progetto?

“Nasce da una lunga storia con l’attuale direttore dell’Associazione nazionale, Christian Stofer. Inoltre, durante la mia permanenza all’Ufficio federale dello sport siamo sempre rimasti in contatto a causa della numerosa presenza di vogatori nel top della Scuola reclute di Macolin. Tutto è iniziato nel 2005 con Mario Gyr. Quattro anni più tardi, con Lucas Tramèr e Simon Schürch. Nel 2012, Augustine Maillefer, Nico Stahlberg, Michael Schmid e Barnabé Delarze. Nel 2014 Jeannine Gmelin, Roman Röösli, Markus Kessler e Fiorin Rüedi. Nel 2016 Joel Schürch, Nicolas Kamber, Pascal Walker, Andri Struzina e Julian Müller. Altri 6 nel 2018. Quest’anno ne sono inscritti altri 7 che hanno il potenziale per lottare per un posto nelle varie formazioni nazionali in prospettiva dei Giochi olimpici 2024 di Parigi.

Cosa devono fare i vogatori durante la carriera sportiva per poter affrontare in modo gioioso il loro futuro?

“È importante che tutti pensino presto al loro futuro. Anche qui è necessario rispondere a queste semplici domande? Quali sono i miei punti di forza? Quali sono le mie passioni? Cosa voglio ottenere nella nuova vita? In questo è importante il mio sostegno”.

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