
Una settimana all’insegna dell’amicizia e di altri otto valori: la salute, la pace, le tradizioni, la devozione, l’onore, la vittoria, l’eguaglianza e l’onestà. Sono queste le basi dell’evento Football for Friendship, una manifestazione giunta alla sua quinta edizione. I protagonisti sono ragazzi e ragazze da tutto il mondo, anche con disabilità, accomunati dalla grande passione per il calcio. Giovani giocatori, ma anche giovani giornalisti e giovani allenatori che si sono ritrovati a San Pietroburgo per un’esperienza più unica che rara, culminata con un torneo e con la finale della Confederations Cup.
Il progetto – Nel 2013 la Gazprom, una delle più grandi aziende del mondo dell’energia, ha dato vita al F4F, un programma che vuole promuovere il calcio giovanile a livello mondiale, coltivare il concetto di tolleranza, il rispetto per altre culture e nazioni e l’amicizia tra ragazzi provenienti da varie parti del globo. Un progetto sostenuto dalla FIFA, l’UEFA, le Federazioni delle varie nazioni, star del calcio, attori, giornalisti e autorità. Il 25 maggio 2013 si è quindi tenuta a Londra la prima manifestazione che ospitava 8 nazioni. L’anno successivo i Peasi erano già raddoppiati.
L’evento – San Pietroburgo ha ospitato la quinta edizione di questo evento. Giovani provenienti dall’Europa, dall’Africa, dall’America e dal Sud America, accompagnati da parenti o in piccole delegazioni, hanno condiviso esperienze, momenti ed emozioni, sul campo ma anche fuori. Tre giorni di allenamento, uno dedicato alla visita della città e poi il torneo. Otto squadre composte da 8 giocatori, tutti di differenti nazionalità, si sono sfidate sul campo sintetico della Nova Arena. In quattro piccoli campi si sono disputati dapprima i quarti di finale, via via fino alla finalissima, sotto l’occhio dei giovani coach e di molti rappresentanti dei vari organi mediatici, invitati per l’occasione. Una giornata culminata con una premiazione in grande stile dove però, a premiare i vinti c’erano i vincitori e viceversa. E poi la ciliegina sulla torta: un biglietto, per tutti i partecipanti, per assistere alla finale della Confederations Cup tra Cile e Germania, che si è tenuta proprio a San Pietroburgo. Con 19 bus, scortati dalla polizia, la grande famiglia di F4F ha così potuto assistere, nel nuovo stadio in cui giocherà lo Zenit, a questa sfida tra due grandi compagini, una sorta di antipasto di quello che saranno i Mondiali del prossimo anno.
La Svizzera – C’eravamo anche noi. Anche i colori rossocrociati hanno trovato posto in questa incredibile esperienza. Il gruppo elvetico, più precisamente ticinese, proveniva dal FC Lugano ed era composto da Edo Carrasco e Roberto Jopiti, i delegati, Nestor Carrasco, giocatore della squadra rossa, e Francesco Carpentieri, nei panni del giovane giornalista. Già, perché tra gli obiettivi di questo progetto c’è anche quello di introdurre ragazzi e ragazze al mondo dei reporter sportivi, una scuola per il futuro in cui poter muovere i primi passi acquisendo alcune nozioni base e, ovviamente, facendo amicizia tra di loro.
Il Forum – Non solo calcio. L’ultimo giorno di questa avventura si è svolto presso l’Expoforum, in un teatro con musica, balli, cerimonie ufficiali e premiazioni a cui hanno partecipato anche alcuni ospiti speciali, da Fatma Samoura, segretario generale della FIFA al grande campione cileno Ivan Zamorano. Una grande festa per celebrare tutti insieme la multiculturalità e l’impegno a superare tutti gli ostacoli per raggiungere i propri sogni. Perché, come recita uno dei motti del F4F, la terra è una palla, e il calcio muove il nostro pianeta!
Sere
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