Carmine Nicoletta
ViaLibera e la rivoluzione della mobilità: il coraggio di cambiare la Città
Redazione
2 mesi fa
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In una città vibrante ma soffocata dal traffico, chiamiamola Lugano del Futuro, i residenti vivevano quotidianamente tra le grida silenziose delle auto in coda e l'aria appesantita dallo smog. Nonostante la chiara necessità di un cambiamento per migliorare la mobilità urbana e la qualità della vita, il “consiglio” cittadino sembrava immerso in un loop infinito di discussioni, rinvii e deleghe di responsabilità. Le proposte coraggiose venivano messe da parte per paura di scontentare, e le soluzioni innovative venivano annacquate fino a diventare irriconoscibili.

In questo contesto, emergeva una figura, l'Ingegnere “ViaLibera”, una cittadina dotata di visione e determinazione. “ViaLibera” era stanca di vedere la sua amata città paralizzata dall'indecisione politica e decise di intraprendere un'azione coraggiosa. Con il sostegno di una comunità sempre più frustrata dallo status quo, “ViaLibera” iniziò a raccogliere idee e proposte concrete da cittadini, esperti di mobilità e commercianti, sognando una città in cui poter respirare, muoversi liberamente e vivere bene.

La sua visione era chiara: creare la Lugano del Futuro in cui la mobilità sostenibile fosse la norma, non l'eccezione. Propose audaci riforme: l'introduzione di una tassa al chilometro per le aziende esterne che gravavano sulle infrastrutture cittadine, la circolazione a 30 km/h, semafori moderni e intelligenti, la creazione di corsie preferenziali per i mezzi pubblici per migliorare efficienza e puntualità, la diminuzione di posteggi in centro, l’aumento della tariffa dei posteggi necessari, sansioni più onerose per i contravventori, incentivi per l'uso di alternative più sostenibili.

“ViaLibera” sapeva che il cambiamento avrebbe comportato sfide e resistenze, ma era anche convinta che solo affrontando queste difficoltà si sarebbe costruito qualcosa di duraturo. Organizzò incontri pubblici, dibattiti e workshop, coinvolgendo attivamente la comunità nella ricerca di soluzioni. La sua strategia era chiara: superare le polemiche focalizzandosi su ciò che è meglio per vivere la città.

La svolta avvenne quando “ViaLibera” e i suoi sostenitori presentarono un piano dettagliato al “consiglio” cittadino, dimostrando che le scelte coraggiose portavano a soluzioni audaci e proposte che avrebbero migliorato la qualità della vita, dimostrando anche che una città delle presone avrebbe portato benefici economici a lungo termine. Le strade meno congestionate avrebbero favorito il commercio locale, attratto turisti e ridotto l'inquinamento, creando un circolo virtuoso di crescita e sostenibilità.

Convincere i politici non fu semplice, ma la determinazione di “ViaLibera”, unita al crescente sostegno popolare, fece sì che il “consiglio” prendesse finalmente delle decisioni coraggiose. Fu approvato un piano di riforma della mobilità urbana che includeva tutte le proposte di “ViaLibera”, con l'impegno di monitorare i progressi e di adattare le strategie secondo le necessità.

La Lugano del Futuro divenne un modello di come l'audacia, il coinvolgimento comunitario e la visione a lungo termine possano trasformare la mobilità urbana. Le strade divennero più sicure e accoglienti, l'aria più pulita e i cittadini più felici. La storia di “ViaLibera” e della sua città divenne un esempio luminoso di come, anche di fronte alle sfide più difficili, il coraggio di agire e la volontà di cercare soluzioni audaci possano creare un futuro migliore per tutti.

Carmine Nicoletta, candidato per il Consiglio comunale di Lugano per Avanti con Ticino&Lavoro

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