Ospiti
Tiziano Galeazzi: "Signor De Tullio, da quale pulpito..."
Redazione
15 anni fa

Caro Signor Roberto De Tullio,mi chiedo da quale pulpito possano fuoriuscire le sue parole, da un rappresentante di un partito che ancora oggi in diversi Paesi (Cina, Birmania, Cuba, Corea del Nord ecc. ecc.) miete vittime tra la sua popolazione e coloro che non la pensano come il regime totalitario che li governa. Caro De Tullio, mi fa piacere che ultimamente stia lanciando il suo partito in campagna elettorale. Non abbiamo mai letto cosi tanti interventi dal piccolo partito comunista ticinese. (che percentuale ha attualmente lo 0.5% ?). Questo vuol dire che sognate di nuovo un rappresentante in parlamento. Mi auguro solo che sia una persona meno complessata di lei. Complessata e incapace di digerire il voto popolare del 29 novembre. Da quello che si legge nella sua sentenza odierna su “ticinolibero.ch”, si nota un rancore non solo contro l’ UDC svizzera, che le ricordo e’ il partito di maggioranza relativa nel Paese, ma pure contro il 68% dei ticinesi e ca. il 60% degli svizzeri. Se non è ancora riuscito a digerire la votazione contro i minareti le consiglio due soluzioni. La prima di non abbuffarsi troppo durante queste feste Natalizie e la seconda se proprio fosse il caso, di emigrare in Paesi a lei più consoni (citati sopra) dove le dittature sono la regola. Sicuramente vivrà molto meglio che in Svizzera dove abbiamo semplicemente proibito di costruire i minareti, simbolo di conquista politica e non di proibire la libertà di culto. Se fosse stato attento ai giornali di oggi, non gli sarà sfuggito che esiste un rapporto interno di “intelligence” nel quale sul nostro territorio hanno operato e operano otto Iman che invitano a “sterminare gli infedeli, i crociati, gli europei e gli svizzeri” e questo prima del 29 novembre scorso! Questo è strano vero signor De Tullio? Voi pseudo intellettuali, per buonisti e internazionalisti ora che pensate di queste persone e la loro integrazione ? Come mai non starnazzate più di fronte a queste realtà pericolosissime? Di cui un Governo Federale che ha pure taciuto per evitare il risultato che poi è stato espresso dal popolo sovrano, ribaltando cosi i pronostici e smentendo l’esecutivo stesso. A mio giudizio alcuni Consiglieri federali compresa la sua Ministra degli Esteri dovrebbero dimissionare entro Natale, ma di quest’anno! Per l’incapacità di governare questo Paese. A parte questo, vorrei ritornare agli stupidi aggettivi rivolti all’UDC e alle sue considerazioni al riguardo dell’invito fatto al Signor Prosperini Assessore della Lombardia. Le rammento che della faccenda personale di Prosperini ci penseranno lui e i suoi avvocati, in ogni modo quando lei ha accennato a Vittorio Agnoletto di Rifondazione comunista ha dimenticato che nel dicembre del 2006 avevate invitato a Lugano Renato Curcio. Sarebbe opportuno ricordare ai lettori che quest’ultimo è stato uno dei fondatori delle Brigate Rosse. Ha lasciato cadaveri a destra e a manca sulle strade italiane negli anni ’70-’80. Mi dica Signor De Tullio come mai non ne parla volentieri ? Non mi dica che paragona Curcio a Prosperini. Uno è stato condannato per omicidi politici, matrice terroristica e sovversione, l’altro fino a prova contraria non ha ancora affrontato nessun processo. Tantomeno per evasione fiscale, frode o quant’alto. Ci faccia il piacere signor De Tullio, prima di prendere carta e penna ci pensi un attimo, perché se pensa di farsi pubblicità elettorale denigrando gli avversari politici e il 68% dei ticinesi dandogli degli xenofobi, millantatori, reazionari e populisti ha sbagliato di grosso. Le suggerisco prima di guardarsi in casa (politica) sua e farsi un esame di coscienza sulle atrocità commesse in tutto il mondo dal suo tanto lodato partito comunista. Tiziano Galeazzi, UDC Ticino

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata