Christian Fini
Ticino solare, un potenziale da valorizzare
Redazione
3 giorni fa
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In un contesto in cui la transizione energetica è una priorità imprescindibile, il Ticino dispone di un potenziale concreto per sviluppare le energie rinnovabili e far parte di questa trasformazione: sfruttare in modo mirato e innovativo gli spazi già urbanizzati o sottoutilizzati per la produzione di energia solare. Non si tratta di ipotesi teoriche, ma di opportunità reali che possiamo cogliere subito, puntando su soluzioni già sperimentate con successo in altri Paesi europei. Un esempio interessante? Gli spazi tra i binari ferroviari. Ampie superfici, ben esposte al sole per gran parte della giornata e spesso inutilizzate, potrebbero essere trasformate in corridoi energetici a cielo aperto, senza impatti sul paesaggio o sulla mobilità.

Le opportunità

Ma le possibilità sono molte di più. I tetti piatti dei capannoni industriali, spesso privi di impianti fotovoltaici nonostante la loro vasta superficie. I ripari fonici lungo le autostrade, ideali per ospitare pannelli solari integrati: si pensi, ad esempio, al Ponte Diga di Melide, dove il riflesso dell’acqua amplifica l’irradiamento e la resa degli impianti. Le superfici erbose tra le corsie autostradali, attualmente a manutenzione passiva, che potrebbero diventare corridoi energetici senza ulteriore consumo di suolo. Le dighe e i bacini artificiali, dove impianti galleggianti possono produrre energia in modo efficiente, sfruttando l’effetto di riflessione dell’acqua che aumenta l’irraggiamento e quindi la produttività. Le discariche di inerti o le serre agricole, sulle cui coperture è possibile integrare pannelli solari senza compromettere la funzionalità agricola. Le facciate di edifici residenziali o commerciali, dove è possibile installare strutture integrate che trasformano superfici verticali in fonti di energia. Questo vale ancora di più per edifici affacciati su laghi o fiumi, dove la riflessione solare aumenta l’efficienza degli impianti.

È il momento di agire

Non possiamo più permetterci di restare fermi o di creare l’ennesima commissione di studio per ciò che altrove è già realtà. Abbiamo il sole, abbiamo le competenze e abbiamo aziende ticinesi pronte a collaborare. È il momento di agire. La sfida è duplice: da un lato aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili, dall’altro farlo senza consumare ulteriore territorio. Il fotovoltaico diffuso, integrato e intelligente risponde perfettamente a questa esigenza e può diventare una risorsa strategica per il nostro Cantone. Investire nella produzione locale di energia significa rafforzare l’autonomia del Ticino, generare valore aggiunto sul territorio e costruire un’economia virtuosa. È un impegno verso l’ambiente, ma anche verso un futuro responsabile, concreto e a misura di territorio.

Christian Fini,  Presidente LEA – Associazione d’area per l’ambiente e l’energia del PLRT

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