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Stefano Dias - Guardiamo avanti, Sì all’abolizione della tassa d’emissione
© CdT/ Chiara Zocchetti
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Redazione
3 anni fa

La votazione del 13 febbraio sulla modifica della legge federale sulle tasse da bollo non sta decisamente incuriosendo gli elettori. Il tema non è di facile comprensione. Prima considerazione da tenere in conto, si tratta di un progetto più ampio che va verso una modifica sostanziale del sistema fiscale Svizzero. Il vantaggio fiscale che aveva il nostro paese si sta appiattendo in linea con le sempre più stringenti regolamentazioni internazionali. Ma cosa possiamo fare?

Possiamo iniziare a togliere vecchi balzelli introdotti oltre un centinaio di anni fa. La tassa d’emissione è un tributo che la Confederazione riscuote quando un’impresa aumenta il proprio capitale. Le imprese hanno bisogno di capitale, ad esempio per effettuare investimenti o compensare le perdite causate dalle crisi. Le imprese devono poter acquisire nuovo capitale proprio senza essere tassate. In tal modo diminuiscono i costi di investimento con un effetto positivo sulla crescita e sui posti di lavoro. Tutto questo avrà un beneficio alle casse dei Cantoni e della Confederazione che riceveranno più soldi dalla normale tassazione delle imprese, permettendo addirittura in alcuni casi di diminuire le tassazioni ai cittadini.

Dobbiamo orientarci verso il futuro staccandoci dal “si è sempre fatto così”, per gli ultimi cento anni andava bene ma in questo momento storico sono le giovani start-up in rapida crescita, che beneficeranno dell’abolizione della tassa d’emissione. Infatti il loro finanziamento è basato sulla disponibilità di ulteriore capitale proprio per ricerca e sviluppo, che oggi sottostà alla tassa d’emissione. Per la Confederazione l’abolizione della tassa comporterebbe minori entrate stimate a 250 milioni di franchi all’anno, ma è il momento giusto di ammodernare il sistema fiscale e rendere attrattiva la piazza finanziaria per le imprese puntando sulla crescita sostenibile e assicurando posti di lavoro di qualità nel nostro paese.

Stefano Dias-co-presidente Verdi Liberali Ticino

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