
Domenica 15 giugno si decide sul lucrosissimo settore sanitario che impiega in larga parte donne. In Canton Ticino la sanità non verte principalmente sul benessere diffuso della popolazione e delle persone malate o anziane, assume invece marcate caratteristiche di mercato, in particolare per la presenza importante dei privati (cliniche, centri medici e aiuto a domicilio privati).
La più grande sfida da affrontare nei prossimi anni sarà mantenere un servizio pubblico di qualità, l'unico che può coprire capillarmente tutto il Cantone e l'unico che non esclude nessuno e nessuna. Questi sono dei valori centrali per il servizio pubblico e per le regioni periferiche di valle, non di certo un terreno ambito per i privati. Eppure anche qua ogni tanto spuntano nuovi servizi a domicilio privati, perché oggi le regole non sono le stesse tra privato e pubblico. Paradossalmente oggi il servizio pubblico non è solo di qualità ma è anche quello più competitivo, ovvero che meno pesa sui costi globali della salute. Il motivo è semplice: la sanità pubblica non deve lucrare, deve curare. Non deve somministrare cure inutili e molto redditizie, al contrario del privato, che come in qualsiasi altro settore deve solo vendere di più e allora un’infermiera a domicilio nel privato fattura un’ora per un’iniezioni svolta normalmente in 20 minuti. Peccato! Gli attuali Spitex pubblici sono nati per volontà delle comunità locali che alcuni decenni orsono hanno costruito e sviluppato un'offerta fondamentale per anziani e famiglie (non dimentichiamo i consultori prenatali).
Il tema portato in votazione il 15 giugno dal sindacato VPOD s’inserisce in questa deregolamentazione tra pubblico e privato perché finalmente pone regole vincolanti e trasparenti per l’intero settore sulle condizioni di lavoro. Centrale è la grande professionalità sviluppata nelle cure sanitarie, con operatori e operatrici, personale infermieristico di elevate competenze. Un lavoro che coinvolge spesso la sfera emotiva e personale ed espone a situazioni difficili, in cui le lavoratrici e i lavoratori investono tutte le loro energie con infinita passione. Questo è il reale valore della sanità da tutelare con un SÌ all’iniziativa “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità”.
Lea Ferrari, presidente Spitex Tre Valli