Alessandro Speziali
Sì al nodo intermodale per riqualificare Viale Cattori
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
un giorno fa
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La votazione sul nodo intermodale di Locarno-Muralto costituisce un passaggio cruciale per definire il futuro non solo del Locarnese, ma dell'intero Ticino. Non si tratta unicamente di decidere su aspetti urbanistici o infrastrutturali, ma di scegliere quale visione di sviluppo vogliamo per il nostro territorio: opposizioni e immobilismo, oppure investire con determinazione in una riqualifica profonda e duratura?

La posizione del PLR è chiara. Siamo convinti che un territorio moderno e funzionale sia indispensabile per l’attrattiva del Ticino, non solo a livello regionale. Rinunciare a questo progetto significherebbe – oltre a perdere fondi federali già assicurati – condannare la regione a un lungo stallo.

Ma non solo. La situazione attuale a Locarno-Muralto è inadeguata: la porta di accesso per migliaia di visitatori, si presenta oggi come un ostacolo allo sviluppo turistico e una fonte costante di disagi per residenti e ospiti. Infatti, su nessun social media o prospetto turistico troviamo foto scattate nell’attuale comparto. È necessario intervenire ora con una riqualifica completa, che possiamo mettere subito in cantiere.

Esistono soluzioni alternative più idonee? La realtà tecnica dimostra che l’attuale proposta è l’unica praticabile in modo realistico. È importante sottolineare con chiarezza che l’aumento previsto del passaggio degli autobus su Viale Cattori (uno ogni 3-4 minuti) sarà ampiamente compensato da una forte riduzione del traffico automobilistico, con circa duemila veicoli in meno ogni giorno. Possiamo dunque dire che votando sì, salviamo Viale Cattori dalle attuali 3'000 automobili. Ma lo libereremo anche: oggi, ben 16 metri di larghezza su 24 del viale sono dedicati alle auto, in futuro 18 metri su 24 saranno interamente a disposizione di pedoni e ciclisti – pur mantenendo i posteggi necessari.

Esperienze simili in tutta la Svizzera mostrano che, una volta completata una riqualifica di questa portata, nessuno tornerebbe più indietro. Queste trasformazioni non solo non hanno causato crisi nei commerci, ma hanno spesso favorito lo sviluppo delle attività – migliorando sensibilmente la vitalità del territorio.

È arrivato il momento di smettere di rimandare decisioni fondamentali, senza vere alternative – nel Locarnese come nel resto del Cantone. Bocciare oggi il nodo intermodale significa bloccare la crescita della zona per almeno altri 10-15 anni. Affermare che “basta risedersi al tavolo”, dopo anni di discussioni, è perlomeno utopico e illusorio.

La posta in gioco è chiara: una riqualifica urbana attesa da anni, una migliore qualità della vita e nuove opportunità per il turismo e il commercio. Votiamo SÌ al nodo intermodale di Locarno-Muralto – per un Ticino che si rinnova e non spreca occasioni (e risorse).

Presidente PLR - Alessandro Speziali 

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