
Sistemare la propria terrazza rovinata da tempo nella propria abitazione situata fuori zona edificabile? Oggi è decisamente un’impresa e un impegno finanziario che spegne tutti i buoni propositi dei proprietari. L’attuale legislazione, infatti, prevede l’inoltro di una domanda di costruzione per i lavori di ordinaria manutenzione su costruzioni situate fuori zona edificabile. Questa procedura, che deve essere fatta tramite un architetto, è assolutamente necessaria per le nuove costruzioni o le modifiche sostanziali, ma risulta sproporzionata per dei piccoli interventi di manutenzione ordinaria. All’interno delle aree edificabili è sufficiente una notifica di costruzione che può essere preparata anche dal singolo cittadino. I documenti vengono poi verificati - se necessario - dalle autorità comunali e cantonali.
Preso atto che gran parte del territorio ticinese si trova fuori zona edificabile, ci troviamo con numerosi stabili e manufatti che, per essere solo curati e mantenuti devono passare dall’impegnativo iter della domanda di costruzione. Ciò spinge purtroppo, a volte, il cittadino a rinunciare all’intervento oppure a farlo senza inoltrare nessun incarto al Comune.
Visti i motivi sopra esposti, come deputati PPD delle Valli, insieme a Alessio Ghisla e Fiorenzo Dadò, abbiamo inoltrato un’iniziativa parlamentare volta a semplificare la procedura, chiedendo che tali modifiche possano essere espletate tramite semplice notifica con l’obbligo di invio, da parte comunale, degli incarti agli uffici cantonali preposti per un avviso vincolante. Una semplificazione delle norme che non vuole naturalmente eliminare il ruolo vigilante dell’Autorità cantonale, ma desidera andare incontro alla tutela del nostro paesaggio e ai rustici in alta montagna.
Sara Imelli
Deputata PPD in Gran Consiglio
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