Giovanna Pedroni
Salute Svizzera: Educazione, Rigore, Risparmio
Redazione
10 mesi fa
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L'incessante aumento dei premi delle casse malati è senz’altro uno dei principali problemi che affliggono la società svizzera. Attualmente ci troviamo in un circolo vizioso in cui i costi aumentano costantemente, e, conseguentemente, spesso gli assicurati fanno maggior ricorso a prestazioni mediche per “sfruttare” il pagamento del premio. Infatti, circa il 25% delle prestazioni sanitarie si rivelano inutili – se non addirittura dannose –, e gran parte dei farmaci prescritti viene buttato via. È quindi imperativo intervenire. Non ritengo che esista una soluzione unica per questo fenomeno, e non dispongo dei dati necessari per un'analisi finanziaria approfondita. Tuttavia, sono fermamente convinta che un maggiore livello di educazione e di rigore, sia tra i cittadini che tra i professionisti del settore, possa contribuire in modo significativo a migliorare l’attuale critica situazione. Innanzitutto, è essenziale che ogni cittadino acquisisca una maggiore consapevolezza sull'utilizzo del sistema sanitario, poiché sono costoro a generare i costi. Se i giovani fossero educati sin dall'infanzia a condurre uno stile di vita sano – riconosciuto come un efficace mezzo di prevenzione per molte malattie fisiche e mentali – , a conoscere il proprio corpo e a consultare un medico solo quando necessario, i costi per il sistema sanitario diminuirebbero in modo considerevole. Un'altra problematica rilevante da affrontare è la tendenza dei medici a prescrivere farmaci, soprattutto psicofarmaci ed antibiotici, con troppa facilità. È fondamentale che i professionisti medici approfondiscano le cause e le origini dei disturbi dei pazienti anziché limitarsi a trattare i sintomi con farmaci. Ad esempio, in Ticino, una persona su cinque fa uso di psicofarmaci, che sono i medicinali più prescritti in Svizzera. Inoltre, il nostro Stato non è immune al fenomeno di aumento della resistenza agli antibiotici, che causa a livello globale più di un milione di morti ogni anno. Infine, le case farmaceutiche dovrebbero considerare la produzione di farmaci in dosi inferiori o addirittura in monodosi, simile a quanto avviene nel settore degli animali domestici. Questo approccio potrebbe significativamente ridurre gli sprechi e conseguentemente i costi. È importante sottolineare che la situazione non è semplice e non vorrei che queste righe appaiano riduttive. È però cruciale iniziare da qualche parte per affrontare l'increscioso problema dell’aumento dei premi delle casse malati in Svizzera. Educare i cittadini, migliorare le pratiche di prescrizione medica e promuovere una produzione farmaceutica responsabile costituiscono passi fondamentali di un processo verso una gestione più sostenibile ed economica del sistema sanitario nazionale. Ogni parte deve quindi sin da subito avere un maggior rigore; questo porterebbe sicuramente, sul lungo termine, a ridurre i costi delle casse malati e quindi a permettere che il sistema sanitario possa continuare a essere efficace e a rispondere alle esigenze di tutte le persone ammalate come fatto sinora.

Giovanna Pedroni, candidata al Consiglio nazionale per i Giovani del Centro (lista 27, candidata 6)

MSc ETH Scienze e Tecnologie della Salute – Salute Pubblica 

 

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