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Rocco Canevascini - Vaga, ingiusta e dannosa
Redazione
3 anni fa

Il prossimo 26 settembre voteremo sull’iniziativa lanciata dalla Gioventù Socialista denominata “Sgravare i salari, tassare equamente il capitale”. L’iniziativa vuole tassare più fortemente l’1% della popolazione più benestante a favore del 99% restante, aumentando l’imposizione fiscale del reddito da capitale. L’iniziativa propone una cifra indicativa di partenza di 100’000 franchi, ma sarà il Parlamento svizzero a deciderla nel caso in cui essa venisse accettata. Nelle condizioni odierne ricevendo in eredità un capitale lordo di 200’000 franchi, la stessa sarebbe sottoposta ad imposizione fiscale con un rapporto di 1 a 1. L’iniziativa chiede però che solo i primi 100’000 franchi siano sottoposti all’imposizione fiscale attuale, mentre i restanti 100’000 siano tassati come se fossero 150’000: quindi con un rapporto di 1 a 1,5. Si intuisce che questa sovraimposizione fiscale è ingiusta perché tassa una persona per un capitale che in realtà non ha mai ricevuto (in questo caso per 250’000 franchi); inoltre l’iniziativa vuole tassare di più solo questa tipologia di reddito, creando così delle disparità di trattamento. Oltre all’iniquità di base dell’iniziativa, un altro grande fattore negativo di questo tema in votazione è l’ambiguità e la vaghezza di alcuni punti presenti nel testo: infatti la cifra di partenza da cui si inizierà ad imporre un rapporto di 1 a 1,5 non è ancoraben definita; anche la ridistribuzione del gettito supplementare ottenuto non è chiara e neppure che cosa effettivamente rientri nella nozione di reddito da capitale. Non si può votare su qualcosa di così nebuloso: men che meno accettare tale proposta. Non è da trascurare il fatto che se quest’iniziativa venisse accettata, buona parte dell’1% più abbiente dei contribuenti deciderà di spostare all’estero il proprio domicilio fiscale. Così facendo nelle casse dello Stato mancherebbero cospicue risorse finanziarie che i Cantoni ed i Comuni oggi incassano ed investono per territorio, sanità, istruzione e socialità. Ciò significa di fatto che la manutenzione di strade, servizi di pronto intervento, sicurezza dei cittadini, salario statale e tutto ciò che finanziato o sovvenzionato dallo Stato non sarà più garantito. Di conseguenza Comuni e Cantoni, per continuare ad offrire questi servizi, aumenteranno il moltiplicatore d’imposta. E tutti pagheranno di più, classe medio-bassa compresa. Venisse questa iniziativa accettata, si disincentiverebbero risparmio, acquisto d’immobili e voglia di fare impresa nelle PMI e nelle Start-Up. Per tutte le ragioni sopraelencate vi invitiamo il prossimo 26 settembre a respingere questa iniziativa ingiusta, iniqua, vaga e dannosa per tutti.

Rocco Canevascini
Vicepresidente Giovani Udc

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