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Roberto Marcionelli - l perché del referendum sul Quadrifoglio
Roberto Marcionelli - l perché del referendum sul Quadrifoglio
Roberto Marcionelli - l perché del referendum sul Quadrifoglio
Redazione
8 anni fa

“Il centro sportivo comunale “Quadrifoglio” di Rivera, di proprietà del Comune di Monteceneri, è stato realizzato nel 1994. A 21 anni dalla sua prima omologazione, la pista di atletica e le opere annesse (pedane salto in lungo, sistema di smaltimento acque) presentano chiari segni di vetustà che ne impongono un intervento straordinario di manutenzione” così iniziava il messaggio municipale richiedente lo stanziamento di un credito di fr. 630'000. - per il rifacimento completo delle piste di atletica del centro sportivo comunale sottoposto ai consiglieri comunali nella seduta del 15.06.2016.

Va segnalato che la pista, nel suo stato attuale, necessita del credito citato per essere omologata dalla federazione svizzera in modo da poter svolgere delle gare a carattere nazionale o internazionale, ma non è di per sé inutilizzabile.

Alcune perplessità sorgono già se si pensa che il resto della struttura non offre comunque tutte quelle necessità accessorie per manifestazioni di questo tipo: possibilità di parcheggio adeguate, spogliatoi e servizi igienici, infermeria, spazi sufficienti per la ristorazione, tecnologia di supporto a gare sportive di livello (senza parlare degli alloggi, oggi ancora molto carenti), solo per citarne alcune. Già i rapporti delle commissioni di gestione e quello di minoranza dell’edilizia proponevano il rinvio del messaggio indicando al municipio la necessità di trovare una soluzione a lungo termine per tutta l’infrastruttura affinché fosse definitiva e completa e che desse al Centro sportivo Quadrifoglio un ruolo non solo prettamente sportivo ma anche e soprattutto aggregativo e di incontro per tutta la popolazione del comune Monteceneri. Questo, se possibile, anche nei periodi dell’anno carenti di attività sportive. Dopo nutrita discussione i consiglieri comunali, a maggioranza, rinviavano il messaggio al mittente.

Qual sorpresa ritrovare, per la seduta successiva del consiglio comunale a dicembre 2016, un messaggio richiedente lo stanziamento di un credito di 260'000. - per interventi di risanamento e miglioria al Centro Sportivo comunale e 630'000. - per il rifacimento della pista.La prima parte del credito è motivata, dalla speciale commissione creata per valutare ad ampio raggio i lavori di manutenzione necessari, per garantire la sicurezza ed accessibilità al centro.Nulla trapela sulla richiesta, formulata nella seduta precedente, di adeguamento del centro per uno sviluppo delle funzioni aggregative e d’uso continuato. Dopo un ricco dibattito il messaggio viene accettato a maggioranza.

Permettetemi alcune considerazioni sulle visioni per rendere possibile la rinascita del centro e la necessità di dover spendere 890'000 franchi. Un centro, che sia sportivo o altro, come lo indica la parola stessa deve poter essere riconosciuto come tale da più gruppi di persone, la funzione propositiva di attività aggregative e di interesse il più vasto possibile. In questo contesto potrebbero entrare in considerazione, soprattutto per i giovani, attività ricreative gettonate quali pista skater, BMX, ecc. Per l’usufrutto nei periodi invernali l’integrazione della pista ghiaccio, attualmente in posizione di precariato, potrebbe essere una valida alternativa.

E veniamo alla necessità di spendere così questo quasi milione di franchi. Il municipio, nella sua comunicazione alla popolazione ribadisce la sostenibilità finanziaria dell’operazione. Non dimentichiamo che nell’ultima seduta del consiglio comunale sono stati stanziati quasi due milioni per opere diverse che non comprendono ancora nuove scuole, sede del municipio, magazzini comunali, sede ufficio tecnico, ecc. e che il piano finanziario prevede già per i prossimi anni un moltiplicatore aritmetico vicino al 100%.

Pur ribadendo la sostenibilità finanziaria, prima di procedere all’investimento (e qui mi permetto distinguere fra spesa ed investimento) concediamoci una pausa di vera progettazione, analisi delle fattibilità, raccogliamo tutti i dati necessari, coinvolgiamo chi ne sa più di noi e in modo professionale ci presenta delle possibili soluzioni che comprendano e soddisfino le necessità attuali e future.Per queste ragioni ci siamo fatti promotori di questo referendum, non contro il centro sportivo ma a favore di una rinascita pensata, analizzata e voluta nel rispetto delle necessità del comune e per l’aggregazione più grande possibile della popolazione. Un centro non per pochi e definiti utenti con manifestazioni sportive puntuali e limitate in certi periodi dell’anno, ma un centro aperto, multifunzionale, accessibile e con manifestazioni distribuite su tutto l’anno al più vasto numero di utenti possibile. Utopia? A noi non sembra.

 Gruppo Valorizzazione Quadrifoglio

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