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In questo periodo preelettorale per il rinnovo dei poteri comunali, le elettrici e gli elettori sono più sensibili su argomenti legati alla vita vissuta sul territorio comunale e alla loro quotidianità. Forse per questo, i candidati e le candidate al Legislativo e all’Esecutivo, vengono avvicinati dai potenziali sostenitori per esser informati su quella situazione piuttosto su quell’altra e per comprendere – qualora fossimo eletti/e – come la affronteremmo.
Gli argomenti sono tanti: spaziano dai conti preventivi alla determinazione del moltiplicatore comunale, alla politica sugli investimenti, dal problema del traffico alla gestione del territorio, dalla pianificazione all’edilizia. Se poi consideriamo le diverse esigenze e i molti bisogni di una popolazione estremamente eterogena, a maggior ragione le risposte non possono essere univoche.
Il modo di agire deve essere corretto dal punto di vista formale ma, al contempo, l’azione deve essere contestualizzata, e la decisione presa con buon senso, al fine di soddisfare le parti e salvaguardare l’interesse pubblico.
Difficile quindi comprendere come, nella legislatura che sta per volgere al termine, siano state segnalate situazioni rocambolesche che, a volte, hanno anche generato imbarazzo all’interno della compagine municipale. Licenze edilizie concesse, poi modificate, quindi impugnate e infine annullate. Parcheggi privati presi di mira perché occupati di notte da veicoli aziendali quando il territorio è pieno di situazioni analoghe (disparità di trattamento?).
Famiglie che si sono viste intimare l’ordine di ripristino per piccole piscine per bambini perché infastidivano i vicini.
Piccole costruzioni agricole (i caséi) presenti sul territorio da oltre 40/50 anni, fatte demolire perché prive di licenza edilizia, quando esse sono di vitale importanza per chi, ancora oggi, si dedica alla cura del territorio e alla pastorizia.
Queste e chissà quante altre situazioni si sarebbe potuto risolvere con più buonsenso, meno rigidità e minor formalismo.
Quando mi sono buttato in politica, ricordo che un municipale della “vecchia guardia” mi diede un consiglio: “Non sempre tutto può essere bianco o nero. Nel rispetto della legalità e con buon senso ci sono tante, tantissime sfumature di grigio che bisogna imparare a riconoscere e a saper cogliere”.
Orio Bianchi, candidato UDC Municipio e Consiglio Comunale di Mendrisio– Lista 4 Candidato n° 2, e Giorgio Riva, candidato UDC Consiglio comunale di Mendrisio -Lista 4 Candidato n° 15