
Identikit minimalista: sono nato a Mendrisio il 19 febbraio 1982, dove sono cresciuto e dove lavoro come architetto nell’impresa di famiglia. Segni particolari: innamorato del Mendrisiotto. Sfida immediata: entrare in Consiglio comunale per impegnarmi a favore della comunità. Sogno nel cassetto: contribuire a fare crescere Mendrisio sotto il segno della bellezza e della qualità di vita. Non è che la mia vita si racchiuda tutta in questo fazzoletto di terra. Ma è di questa terra che mi interesso e per questa terra desiderio mettermi al servizio. Grazie soprattutto alla mia professione, conosco molto bene il Mendrisiotto e sono ben informato su tutto ciò che accade quotidianamente. Il mio grande attaccamento alla regione dove sono nato e dove vivo, mi motiva a dare una mano affinché la nostra Grande Mendrisio possa costantemente crescere e svilupparsi sotto il segno della qualità della vita, di cui tutti abbiamo bisogno. Mi stanno particolarmente a cuore i temi del territorio e della pianificazione, e non solo perché sono ambiti che riguardano direttamente la mia attività professionale. Basta infatti alzare gli occhi e guardare attentamente la realtà che ci circonda, per renderci conto che parlare di territorio significa anche parlare di tutte le questioni legate al problema della viabilità e quindi del traffico che si crea ogni giorno sulle nostre strade, in certe occasioni fino al collasso. Si tratta di un problema molto complesso e di non facile soluzione; ritengo tuttavia che potersi muovere con facilità e tranquillità per le strade non solo sia un’esigenza avvertita dalla popolazione, ma possa anche migliorare la qualità delle nostre vite, spesso frenetiche. Proprio perché il sistema viario condiziona pesantemente il territorio, abbiamo bisogno di misure che ne attenuino l’impatto sulla qualità della vita. Mi piacerebbe vedere realizzata un’ottimale gestione degli spazi nei quali viviamo e operiamo quotidianamente. Dal mio punto di vista le persone dovrebbero poter camminare e muoversi nei nostri quartieri in spazi sicuri, tecnicamente idonei e conformi alla struttura del Mendrisiotto, potendo ammirare le costruzioni (case, palazzi, pavimentazioni, edifici pubblici e storici) e gli spazi verdi con lo stesso piacere con cui si osservano le opere d’arte all’interno dei corridoi e delle stanze di un museo. Se, in termini assoluti, possiamo pensare il paesaggio incontaminato come un’opera d’arte, in termini relativi dobbiamo fare in modo che il paesaggio costruito torni a rispettare quegli essenziali equilibri che negli ultimi anni – dobbiamo essere onesti - sono venuti meno in una realtà, come tutta quella svizzera, sempre più urbanizzata. La grande sfida sta proprio qui: preservare accuratamente gli spazi verdi tenendo conto dei progetti di sviluppo per Mendrisio. Renzo Fossati, candidato n.30 sulla lista n.1 PPD e Generazione Giovani per il Consiglio comunale di Mendrisio
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