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Raoul Ghisletta - Menar il can per l’aia degli alloggi d’utilità pubblica?
Redazione
2 anni fa

In Svizzera esistono 185’000 abitazioni di utilità pubblica, pari al 5% del totale. Solamente in alcune città svizzere la percentuale è superiore al 5% ed arriva al 25-30%. In Ticino la situazione è molto arretrata: siamo allo 0,8%.

Le abitazioni di utilità pubblica in Svizzera sono gestite da 2’000 enti, riunite in due associazioni: Cooperative d’abitazione Svizzera-Federazione dei committenti di immobili di utilità pubblica e Wohnen Schweiz-Federazione delle cooperative per la costruzione.

Le abitazioni di utilità pubblica sottraggono spazi abitativi alla speculazione edilizia e garantiscono prezzi basati sui costi effettivi, che si riducono con il tempo. Gli affitti sono mediamente del 15% inferiori rispetto ai prezzi di mercato, percentuale che arriva al 40-50% in città come Ginevra e Zurigo: vale la regola che il loro impatto è tanto più favorevole quanto più alti sono i prezzi sul mercato immobiliare.

L’impatto ecologico è inoltre più basso dell’edilizia di mercato, in quanto garantiscono un uso parsimonioso del costruito per rapporto al numero di persone alloggiate.

Anche l’impatto economico e fiscale degli alloggi di utilità pubblica è maggiore rispetto all’edilizia fiscale.

Il modello è interessante anche per l’abitazione durante la terza età, in quanto permette l’inserimento di servizi sociosanitari negli spazi comuni.

Infine le abitazioni di utilità pubblica permettono alle famiglie di spostarsi da un alloggio all’altro, rimanendo nell’immobile di utilità pubblica: pensiamo alla famiglia con figli che nel tempo si trasforma in famiglia senza figli, in quanto questi ultimi da grandi lasciano il nucleo famigliare.

La Costituzione federale indica all’art. 41 che Confederazione e Cantoni si adoperano per far trovare a persone e famiglie abitazioni adeguate e a condizioni sopportabili.

Tutte queste informazioni le trovate dettagliatamente nel documento “La Costruzione di alloggi di utilità pubblica – un vantaggio per l’intera società”, realizzato dalla CASSI, Cooperative d’abitazione Svizzera - Sezione Ticino: www.cassi.ch

Lunedì 13 dicembre in Gran Consiglio difenderò il rapporto di minoranza, che dopo 10 anni di studi e bla bla chiede al Cantone di fare finalmente qualche investimento cantonale per promuovere abitazioni di utilità pubblica in Ticino, sostenendo le iniziative in questo ambito dei Comuni.

Ad esempio come quella di Via Lambertenghi di Lugano sul terreno comunale: il concorso per cooperative è stato vinto da un’associazione del sindacato cristiano sociale. La Città ha altri progetti su terreni e stabili comunali, come lo stabile di Via della Posta, oggi occupato da uffici amministrativi che saranno trasferiti al Polo sportivo di Cornaredo.

Fa specie vedere che i deputati PPD della Commissione sanità e sicurezza sociale, ma anche i deputati della Lega di Lugano, non sostengano il rapporto di minoranza a favore dell’alloggio di utilità pubblica e si accodino ai neoliberisti che si oppongono ad ogni intervento cantonale, rimandando tutto alle calende greche.

Raoul Ghisletta
granconsigliere e segretario VPOD Ticino

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