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Raoul Ghisletta: 'La riduzione delle pensioni porta più povertà '
Redazione
15 anni fa

Oggi il secondo pilastro non garantisce, al contrario dell'AVS, delle rendite minime valide per tutti i lavoratori: sono particolarmente penalizzati i lavoratori con bassi salari, le persone che interrompono l'attività lucrativa per dedicarsi alla cura dei figli, i lavoratori a tempo parziale e su chiamata. Già nel 2003 c'è stata una riduzione del 5,6% delle rendite del secondo pilastro. Ora il Consiglio federale vorrebbe portare la riduzione delle rendite all'11% complessivamente. Per un lavoratore con un salario tra i 4000 e i 6500 Fr mensili si tratta di una perdita secca sulla rendita tra i 1'000 e i 2'000 Fr all'anno, vita natural durante. Evidentemente il Consiglio federale subisce le pressioni delle assicurazioni private, che sono attive in questo ambito accanto alle casse pensioni autonome (ossia casse pensioni pubbliche, casse pensioni aziendali o settoriali). Le grandi assicurazioni private come Swiss Life, AXA, Zurigo, Basilese, ecc. vogliono continuare a fare lucrosi affari, poiché sui capitali del secondo pilastro riversano agli assicurati quasi unicamente gli interessi minimi di legge, tenendosi i guadagni extra. Precisiamo che, al contrario delle assicurazioni private, le casse pensioni autonome riversano agli assicurati tutti i guadagni effettuati negli investimenti dei capitali del secondo pilastro. Se la legge federale sulla previdenza professionale sarà ulteriormente peggiorata, come vogliono il Consiglio federale e le assicurazioni private, la somma della rendita del secondo pilastro e dell’AVS non basterà per molti pensionati a mantenere in maniera adeguata il loro livello di vita precedente al pensionamento, cosa che prescrive addirittura la Costituzione federale. Il rischio concreto è pertanto che nei prossimi anni torni ad aumentare la povertà dei pensionati: si tratta di una prospettiva estremamente negativa, che viene accentuata dal fatto che il mercato del lavoro svizzero è sempre più teso. Infatti la disoccupazione, il lavoro a tempo parziale e quello su chiamata penalizzano anche dal lato assicurativo sempre più lavoratrici e lavoratori per molti anni della loro vita professionale. Per tutti questi motivi è importante un voto contrario alla modifica della legge sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità, che prevede la riduzione delle rendite e sulla quale il popolo svizzero è chiamato ad esprimersi il prossimo 7 marzo. Raoul Ghisletta, capogruppo PS in Gran Consiglio

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